Sono bastate poche ore di celebrità mediatica a Caio Giulio Cesare mussolini per vedersi oscurare il proprio profilo Facebook. È lo stesso candidato di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni Europee, nonché pronipote del duce Benito Mussolini, a denunciare per mezzo di una nota ufficiale il fatto che il famoso social network avrebbe sospeso il suo account senza un apparente motivo, visto che lui afferma di non aver postato nulla. Il sospetto di Mussolini, condiviso pubblicamente, è che il social creato da Mark Zuckerberg lo abbia censurato solo per colpa del cognome ‘pesante’ che porta.

Il pupillo di giorgia meloni annuncia comunque di stare valutando azioni legali contro il colosso del web.

La denuncia di Caio Giulio Cesare Mussolini: ‘Non faro campagna elettorale con saluti romani e fasci littori’

L’annuncio della candidatura di Caio Giulio Cesare Mussolini nelle fila di Fratelli d’Italia è stato dato ieri, domenica 7 aprile, per mezzo di un video in cui la pasionaria della destra italiana, Giorgia Meloni, presenta il nuovo candidato di Fd’I nella Circoscrizione Sud in vista delle elezioni Europee del 26 maggio prossimo. Un colpo mediatico sicuramente ad effetto, quello messo a segno dalla Meloni, che ha già sortito i suoi effetti, anche se non quelli sperati dai protagonisti dell’Operazione Mussolini.

È stato lo stesso pronipote del duce, infatti, a denunciare attraverso una nota il fatto che il suo profilo Facebook sia stato oscurato per alcuni giorni. La sua breve ma infervorata riflessione ha inizio con una battuta ironica sul fatto che lui, un Mussolini al 100%, non abbia alcuna intenzione di presentarsi in campagna elettorale armato di tutto punto dei simboli del Ventennio come “fasci littori, saluti romani e fez”.

Contro Facebook: ‘Qui l’unico discriminato sono io’

Passando alle cose serie, Caio Mussolini considera totalmente “inaccettabile” il fatto che Facebook abbia deciso di oscurare il suo profilo solo perché, questo il suo sospetto più che fondato, il suo cognome è Mussolini. Il blocco è stato imposto dagli uomini di Zuckerberg fino a giovedì 11 aprile, anche se lui giura di non aver “scritto nulla” nelle ultime ore, nonostante il suo profilo fosse stato preso d’assalto dai soliti ‘leoni da tastiera’ che avevano cominciato ad insultare lui e la sua famiglia per il fatto di essere sceso in campo in Politica come il bisnonno.

Mussolini critica aspramente la “policy” del social network americano che spesso non sanziona chi si rende protagonista di “insulti e minacce di morte”, oppure chi posta “foto a testa in giù”, magari dell’illustre avo, mentre invece oscura il profilo di una persona “solo per il suo cognome”. Insomma, Caio Giulio Cesare Mussolini si sente “discriminato”, mentre Facebook si starebbe comportando come un “centro sociale” (il peggior insulto che un uomo di destra possa proferire contro qualcuno ndr). Un comportamento giudicato ancora una volta “inaccettabile” che, conclude la nota, merita una attenta valutazione di una possibile “azione legale”.