Il reddito di cittadinanza è stato uno dei "cavalli di battaglia" della campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle. Le ultime elezioni politiche, stando ai numeri, sono state particolarmente premianti nei confronti dell'universo pentastellato anche per il proposito di istituire una misura comune in Europa, ma ancora inesistente in Italia e finalizzata ad aiutare le classi più deboli e chi è in cerca di lavoro. Non a caso Luigi Di Maio, sin dal suo insediamento, ha premuto affinché venisse da subito inserito all'interno della manovra finanziaria, anche a costo di aumentare il debito e di andare allo scontro con l'Europa.

Adesso che è arrivato il momento in cui deve arrivare nelle tasche dei cittadini, il giudizio del Pd che era già negativo, non fa che risultare ancor più sprezzante. E nel corso di Quarta Repubblica è andato in scena un duello dialettico piuttosto duro tra Irene Tinagli del Partito Democratico ed il giornalista Mario Giordano.

Tinagli parla di pubblicità ingannevole

Irene Tinagli è candidata alle prossime Europee per il Partito Democratico, ma è anche un'economista. Ed è questo il motivo per il quale, nel corso della trasmissione Quarta Repubblica, ha avuto modo di esprimere il proprio parere sul reddito di cittadinanza. Ha sottolineato che sia stato venduto come un prodotto che, alla fine, non è risultato quello che si era promesso potesse essere.

Il motivo, secondo la candidata, risiederebbe nel fatto che non si era ancora pronti per fare quello che si desiderava. Non a caso ha messo in evidenza che si fosse trattato di un'azienda, il governo avrebbe ricevuto l'accusa di "pubblicità ingannevole". La Tinagli ha inoltre messo in rilievo che esistevano già dei tipi di sussidi che potevano essere utilizzati.

La cosa ha suscitato una certa perplessità in Mario Giordano che, intervenendo, ha sottolineato come quei sussidi, a suo dire, non funzionassero.

Duello tra la Tinagli e Mario Giordano

Irene Tinagli ha sottolineato come potessero essere usati altri strumenti assistenzialisti, ma lo scarso funzionamento viene spiegato in maniera chiara da Giordano: "Non c'erano i soldi.

Caro onorevole, non ci avete messo i soldi per aiutare i poveri". "Il reddito della cittadinanza- tuona Mario Giordano - è un Rei con più soldi". "Allora - replica la candidata del Pd - potevano dirlo". La cosa non trova la condivisione del giornalista che ci tiene a mettere in evidenza il fatto che esiste la possibilità che i centri per l'impiego e la ricerca del lavoro attraverso la formazione possa funzionare: "No, perché ci hanno fatto una seconda parte che se poi non funzionerà lo diremo. Ma diamogli tempo".