In molti ricorderanno come il successo della campagna elettorale della Lega e di Matteo Salvini abbia poggiato anche sulla ricerca di una maggiore sicurezza sul territorio come tema centrale. Non a caso nella ripartizione dei ministeri, il Carroccio ha avuto affidato il Viminale e lo abbia assegnato non ad uno qualunque, ma al numero uno del partito.

Da quando Salvini si è insediato al Ministero dell'Interno c'è stata una linea dura contro l'immigrazione, ma anche la messa in vigore di nuove norme sulla sicurezza e sulla legittima difesa. Tutti aspetti su cui l'ex magistrato Carlo Nordio ha più volte manifestato un punto di vista comune rispetto a quello del Ministro, spesso finito nell'occhio del ciclone scatenato dalle opinioni dei suoi colleghi e da quanti militano nell'opposizione.

Ospite della trasmissione di La 7 "L'aria che tira" Nordio ha espresso senza peli sulla lingua il suo pensiero sul tema della legittima difesa.

Nordio ci tiene a precisare le differenze

Sgravare penalmente la posizione di quanti scelgano di difendersi autonomamente rappresenta un presupposto che, secondo molti, rischia di scatenare un effetto domino sociale particolarmente rischioso. Un po' come se si legittimasse la possibilità di ledere qualcuno, seppur male intenzionato. Nordio sottolinea come in ogni caso, con le nuove norme sulla legittima difesa, la situazione è destinata ad essere analizzata da un pubblico ministero che dovrà verificare l'attualità del pericolo, la proporzionalità della reazione e lo stato di turbamento.

Si tratta di presupposti che, puntualizza, sono già contenuti nella legge.

C'è differenza tra il difendersi in casa propria o all'esterno

Nordio evidenzia come sarebbe anche ora di finirla nell'etichettare le nuove disposizioni come regole che permettono eventualmente di farsi giustizia da soli. Il testo, infatti, non autorizzerebbe nessuno ad andare a casa di un ladro o di un assassino per recuperare la refurtiva o uccidere.

L'ex magistrato non si sottrae dall'addebitare responsabilità anche a chi, a monte, dovrebbe evitare che qualcuno possa subire dei reati. La possibilità di difendersi legittimamente, secondo Nordio, "Mira ad evitare un danno che lo Stato avrebbe dovuto impedire". E, senza peli sulla lingua, si scaglia anche contro chi non ha parole tenere riguardo alla legittima difesa introdotta da Salvini.

Chi ne parla male. secondo Nordio, si macchierebbe di una colpa di non piantarla con quella che lui definisce: "Questa vuota retorica, questa litania petulante della giustizia da sola e della legge del Far West".

Ecco il video dell'intervento di Nordio su La 7: