Non possono certo dire di annoiarsi gli spettatori di Otto e mezzo, il talk show di La7 condotto ogni sera da lilli gruber. Gli scontri verbali tra gli ospiti, oppure direttamente con la conduttrice, sono ormai all’ordine del giorno e gli scambi di accuse reciproche non si contano più. Nella puntata andata in onda giovedì 4 aprile, protagonisti della tenzone mediatica sono stati il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e la parlamentare di Forza Italia Mara Carfagna. A moderare lo scontro tra i due, nato dopo il duro attacco della berlusconiana al governo M5S-Lega, ci ha provato, spesso senza riuscirci, la combattiva Gruber.

Massimo Giannini, invece, altro ospite del pre serale della tv di Urbano Cairo, ha preferito non rischiare di intervenire.

Mara Carfagna sfida Marco Travaglio: ‘Si diverta a Roma’

A Otto e Mezzo si discute, tra le altre cose, dell’operato dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. “Il problema è il governo nel suo insieme, non M5S o Lega - affonda il colpo Mara Carfagna - so che Salvini è un nostro alleato sul territorio dove garantiamo crescita, sviluppo e benessere, ma peggio per lui se si accontenta di governare con chi aumenta le tasse, rende più difficile assumere e blocca il Paese, questo è un problema suo non un problema nostro”. L’analisi della musa berlusconiana non convince affatto Marco Travaglio il quale, con la sua solita tagliente ironia commenta: “Sul regno di Saturno c’è il benessere nelle regioni governate dal centrodestra, non esageriamo”.

A questo punto accade quello che non ci si aspetta. La Carfagna, come morsa da una tarantola, parte all’attacco del direttore del Fatto. “Si sta meglio a Roma, anche perché so che lei consce bene le periferie e i quartieri difficili. Si vede da come e cosa scrive su Roma - lo accusa facendo riferimento ai suoi recenti articoli assolutori nei confronti di Virginia Raggi - quindi capisco che il suo modello è Roma.

Per noi i nostri modelli sono altri: il Veneto, la Lombardia, la Liguria e quei territori dove governiamo. Lei si diverta a Roma, in Sicilia siamo arrivati da poco”

Carfagna: ‘Ha indicato Berlusconi come colpevole dell’omicidio di Iman Fadil, io al suo posto mi sarei nascosta’

“La Sicilia la governate molto bene, sta a vedere che Cuffaro l’ho candidato io.

Onorevole Carfagna mi faccia il piacere”, chiosa allora il puntuto giornalista. “Senta Travaglio, il suo pregiudizio nei confronti del centrodestra non le dà più la credibilità per parlare del centrodestra”, prova ad interromperlo lei. “Ma Cuffaro l’hanno messo in galera per favoreggiamento della mafia, io non c’entro niente e infatti siete sotto al 10%”, prosegue lui in un crescendo di toni. “Io le ricordo che lei ha avuto addirittura il coraggio di scrivere un editoriale - ecco la goccia della Carfagna che fa traboccare il vaso di Travaglio - dove la sua furia contro Berlusconi l’ha portata a indicarlo come colpevole dell’omicidio della signora Fadil, mentre sappiamo che purtroppo la sua morte forse è avvenuta per cause naturali.

Questo non la rende più credibile, uno con un minimo di pudore si metterebbe a tacere. Io al suo posto mi sarei vergognata e mi sarei nascosta, ma vedo che continua dispensare pillole di saggezza. Tanto la faccia è sua e la reputazione è sua, si diverta”.

La replica del direttore del Fatto: ‘Lei non sa leggere’

La Gruber tenta di intervenire per placare gli animi, ma Marco Travaglio si conquista il diritto di replica. “Questo è completamente falso - risponde stizzito - lei evidentemente non sa leggere, io non ho mai scritto una sciocchezza del genere, ho scritto esattamente il contrario. Il pezzo a cui si riferiva l’onorevole Carfagna diceva: ‘Sicuramente Silvio Berlusconi non ha ordinato la morte di Iman Fadil perché non gli conviene’.

Ma scusa Lilli - dice rivolto alla conduttrice - abbiamo tutti gli strumenti per verificarlo. È sul web, quindi uno dei due tra me e l’onorevole Carfagna è un bugiardo patentato, io affermo che l’onorevole Carfagna è una bugiarda patentata”, conclude. “Farsi dare della bugiarda da lei è una medaglia che sfoggerò sul petto da stasera”, lo rimbecca infine la Carfagna.