Durante una discussione sulla legge per l'estradizione, nel Parlamento di Hong Kong si è scatenata una rissa di dimensioni spaventose. I deputati dei vari schieramenti politici hanno prima iniziato a inveire e a contendersi i microfoni, per poi venire direttamente alle mani in modo violento. Alcuni sono rimasti feriti ed uno è stato persino portato via in barella. Il tema dell'estradizione è molto discusso, poiché alcuni temono che potrebbe indebolire l'indipendenza di Hong Kong rispetto alla Cina.

La rissa nel Parlamento di Hong Kong

Si stavano discutendo alcuni emendamenti della legge sull'estradizione, nel Parlamento di Hong Kong, quando la tensione è cominciata a salire.

Le fazioni politiche contrapposte hanno iniziato a insultarsi a vicenda, poi sono saltate sui banchi e, infine, hanno iniziato a contendersi letteralmente i microfoni. Si è quindi arrivati a una vera e propria rissa, con tanto di calci e pugni, sotto gli occhi esterrefatti dei giornalisti presenti.

Sedare gli animi è stato difficile e, alla fine dello scontro, molti parlamentari sono rimasti feriti. Uno è stato persino portato via in barella. Una simile rissa, per quanto eccessiva, dimostra quanto il tema dell'indipendenza di Hong Kong, seppur toccato indirettamente come in questo caso, sia ancora caldo e dibattuto (e anche difeso strenuamente da alcuni).

Il tema in discussione che ha scatenato la bagarre

Tutto è partito a causa della discussione che si stava tenendo riguardo agli emendamenti da apportare alla legge sull'estradizione. Le modifiche che alcuni partiti starebbero cercando di inserire, consentirebbero di estradare in Cina, a Macao e a Taiwan tutti coloro che sono anche solo sospettati di aver commesso reati in quei Paesi.

I gruppi politici che invece non vogliono accettare questi emendamenti, ritengono che simili modifiche porterebbero a una diminuzione dell'indipendenza di Hong Kong. Questo è infatti un territorio che gode di una parziale autonomia rispetto al governo cinese, e che ha dei sistemi politici e degli stili di vita molto più occidentalizzati.

Alcuni, perciò, temono che, andando a favorire l'estradizione in Cina, si creerebbe il rischio di far subire processi sommari anche a persone non gradite al governo cinese, basando il tutto su accuse non chiare riguardanti presunti pericoli per la sicurezza nazionale.

I partiti politici più vicini alla Cina, invece, sostengono che questi emendamenti saranno necessari per estradare un uomo sospettato di omicidio. La questione, dunque, è molto complessa e, proprio a causa di posizioni così divergenti, i deputati sono arrivati alle mani, scatenando una simile rissa.