Nelle ultime ore sta facendo discutere un fatto che riguarda la presenza social della Lega Nord e di Matteo Salvini. Andando maggiormente nello specifico, Facebook ha deciso di rimuovere alcuni contenuti sull'immigrazione presenti nella pagina ufficiale del partito guidato dall'attuale ministro dell'Interno. Secondo lo staff del noto social network, tali contenuti violerebbero gli standard della community.
Stephen Ogongo: 'Abbiamo lanciato una campagna per chiudere tutte le pagine leghiste'
La rimozione di alcuni contenuti della pagina 'Lega-Salvini Premier' è stata accolta molto positivamente da alcuni individui ed associazioni, tra cui 'Cara Italia'.
Lo stesso presidente dell'associazione antirazzista, Stephen Ogongo, ha sostenuto che l'episodio rappresenterebbe un segnale positivo e ha ricordato che i contenuti della pagina erano stati segnalati a Facebook da parte di un attivista della stessa 'Cara Italia'.
Durante un'intervista rilasciata all'agenzia Dire, Ogongo ha ribadito che alcuni giorni fa la sua organizzazione ha lanciato una campagna web indirizzata a Mark Zuckerberg con il preciso scopo di eliminare tutte le pagine social della Lega Nord e di Matteo Salvini.
Le pagine social di Salvini e l'hate speech
Secondo lo stesso Ogongo, le pagine social della Lega e di Salvini sarebbero ricche di contenuti che incitano all'odio. Più specificatamente, il fondatore di 'Cara Italia' ha sostenuto che esse sarebbero un forte strumento della strategia leghista e salviniana, tesa alla 'creazione di un nemico'.
Stando all'attivista originario del Kenya, le pagine web del ministro dell'interno sarebbero piene di contenuti di stampo razzista e sessista nonché di attacchi verso esponenti delle Ong, della comunità Lgbt e nei confronti dei musulmani.
Oltre a ciò, il fondatore dell'organizzazione antirazzista ha detto che chi si trova in una posizione governativa non dovrebbe incitare all'odio e dovrebbe tenere un atteggiamento responsabile.
Durante l'intervista rilasciata a Dire, Ogongo ha anche dichiarato che sino ad ora le pagine di Salvini e della Lega non sono state chiuse da Facebook per questioni di natura principalmente economica e commerciale.
Difatti, stando sempre a quanto sostenuto dall'attivista di origine africana, molte pagine che diffonderebbero 'hate speech' fornirebbero un grosso traffico per la corporation e, d'altronde, non sarebbe un mistero che dietro tali pagine di esse vi sarebbero spesso degli staff ben organizzati. L'attivista e fondatore di 'Cara Italia' ha anche ricordato che la maggior parte dei post diffusi da Salvini risultano essere sponsorizzati.