Luigi Di Maio ha postato un video sulla sua pagina Facebook, dove ha voluto lanciare un messaggio ai suoi followers, iscritti al Movimento 5 Stelle e simpatizzanti riguardo una tematica importante. Oggetto dell'intervento è il 'salario minimo'. Nel video, il vicepremier precisa che l'articolo 36 della Costituzione italiana evidenzia come "ogni cittadino italiano ha diritto a una paga dignitosa". Ha proseguito ribadendo che è un diritto sancito dalla nostra Costituzione che è stato tradito da quelli che hanno governato l'Italia nel corso di questi anni.

Il leader dei Cinque stelle ha voluto precisare che adesso "è arrivato il momento di dire basta allo sfruttamento e alla schiavitù delle persone" ricordando che, in questi anni, molte persone hanno lavorato percependo due oppure tre euro all'ora. "Quello non è lavoro, è schiavitù!". La soluzione a questo scempio si ritrova nel salario minimo orario, una proposta che il M5S sta portando avanti per sancire un diritto. Ogni cittadino deve guadagnare nove euro lordi all'ora e si tratta di uno stipendio minimo di almeno 1200 euro al mese.

Le parole sulla contrattazione collettiva

Luigi Di Maio ha chiarito che la contrattazione collettiva resta un tema di dibattito per definire gli stipendi dei lavoratori, scagliandosi contro i "contratti pirata", tutti quei tipi di retribuzione che non sono tutelati e hanno fatto di tante persone degli sfruttati e non dei lavoratori.

Il ministro del lavoro ha sottolineato che il salario minimo è nel Dna del Movimento Cinque Stelle. Di Maio ha voluto ricordare che, nel 2013, era all'interno della proposta di legge sul Reddito di cittadinanza.

L'importanza del salario minimo

L'intento era quello di bloccare il circolo vizioso per cui in Italia ci sono persone che lavorano poco e guadagnano tantissimo, mentre altri si trovano sotto la soglia di sfruttamento.

L'esponente pentastellato ha voluto ricordare categorie come giardinieri, autisti, pizzaioli e camerieri. Il riferimento è ai tanti giovani e persone adulte che hanno diritto alla propria dignità.

'L'Italia ha il dovere di agire'

"Gli attacchi che riceverà questa proposta di legge sono uguali a quelli subiti dal decreto dignità - ha puntualizzato - che, a un anno di distanza, ha portato a trentamila contatti stabili in più rispetto al passato.

Sono diminuiti i contratti precari". Di Maio ha fatto notare che ancora oggi nel Paese ci sono decine di migliaia di persone che guadagnano tra i cinquecento ed i seicento euro al mese. Il vicepremier ha spiegato che ci sono ventidue Paesi europei su ventotto che hanno il salario minimo e l'Italia ha il dovere di agire. "Noi non ci arrendiamo e vi prometto che presto diventerà legge anche in Italia", ha detto a chiare lettere il leader del M5S.