Da diverso tempo la guerra in Yemen è diventata una tematica conosciuta anche presso l'opinione pubblica italiana ed occidentale mainstream, mentre prima era affrontata quasi esclusivamente solo nell'ambito della 'controinformazione' online e non. Andando maggiormente nello specifico, uno degli aspetti più controversi del conflitto mediorientale è la vendita di armi italiane all'Arabia Saudita, la potenza regionale sunnita che sta combattendo da anni contro i ribelli Houthi, a loro volta sciiti e sostenuti dalla Repubblica Islamica dell'Iran.

Tale questione ha causato diverse prese di posizione critiche da parte dei movimenti pacifisti italiani ed internazionali e, inoltre, di alcuni politici e partiti dell'Italia.

La decisione del vicepremier pentastellato

Negli ultimi giorni la discussa questione è stata interessata da importanti novità. Per essere più specifici e stando ad un articolo pubblicato sul sito 'Vita.it', recentemente il vicepresidente del Consiglio italiano Luigi Di Maio ha annunciato la fine della vendita di armi italiane agli Emirati Arabi Uniti e alla stessa Arabia Saudita. Più specificatamente, il politico del Movimento 5 Stelle ha scritto su Facebook che il Consiglio dei Ministri ha finalmente concluso l'iter utilizzato per fermare le forniture di armi ai già citati potenti regimi arabi.

Con tale iter, verranno bloccati sia i nuovi contratti e le autorizzazioni relative alla vendita di armi ai paesi arabi e, d'altronde, sia quelle forniture legate ai contratti già autorizzati in precedenza.

Di Maio: 'Vogliamo fermare le cause dell'esodo migratorio'

Stando a quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito della testata online 'Open', Di Maio ha sostenuto che il recente provvedimento avrà risvolti positivi anche nell'ambito dell'attuale crisi migratoria. Difatti, il politico pentastellato ha sostenuto che una delle cause principali dei flussi migratori di massa sarebbe costituita dalla guerra e dal terrorismo.

Su ciò, lo stesso vicepresidente del Consiglio ha affermato che tutti si lamenterebbero dell'emergenza immigrazione ma ben pochi parlerebbero delle cause di essa. Oltre a ciò, il politico del Movimento 5 Stelle ha ribadito che la fine dell'esportazione delle bombe italiane porterebbe a una parziale risoluzione delle stesse cause dell'immigrazione di massa.

Inoltre, Luigi Di Maio ha ricordato che quello delle esportazioni militari è un problema che riguarda tutta l'Unione Europea e che c'è bisogno di normative atte ad impedire la vendita di armi europee alle nazioni impegnate nei conflitti. In tal modo, Di Maio ha ribadito la linea pacifista che da sempre contraddistingue la Politica estera del Movimento 5 Stelle.