Il veliero Alex della Ong tutta italiana, Mediterranea, si trova già nei pressi della zona SAR (search and rescue) libica. A presentare ufficialmente la nuova missione di Luca Casarini e compagni (anche se l’ex tuta bianca è rimasto a terra) è stata la portavoce dell’organizzazione umanitaria, Alessandra Sciurba. Con un video pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale di Mediterranea Saving Humans, la Sciurba ha reso noti alcuni particolari finora passati sotto traccia, come ad esempio il fatto che la Alex (il veliero con cui Mediterranea è costretta ad operare a causa del sequestro della Mare Jonio) presto si ricongiungerà con le imbarcazioni di altre due Ong (la Aylan Kurdi di Sea Eye e la Open Arms) per dare vita ad una vera e propria “flotta della società civile”.
A bordo della Alex è salito simbolicamente anche il capo di Open Arms, Oscar Camps. Mentre il capo missione degli umanitari italiani è il parlamentare di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto. Possibile nuovo scontro con Matteo Salvini.
Il video di Alessandra Sciurba: ‘La Alex già in navigazione verso la Libia’
“Stiamo per salpare. Quando guarderete questo video, la Alex, che fino ad oggi è stata la nostra barca di appoggio, sarà già in navigazione nel Mediterraneo centrale - annuncia una raggiante Alessandra Sciurba in un video apparso su Fb nel primo pomeriggio di martedì 2 luglio - La Mare Jonio rimane sequestrata, ormai da più di un mese e mezzo, ma noi dovevamo tornare in mare per continuare la nostra missione di monitoraggio e denuncia delle gravissime violazioni dei diritti umani che in questo momento si consumano tutti i giorni nel Mediterraneo e per prestare il primo soccorso qualora dovessimo incontrare persone la cui vita è a rischio”.
La Sciurba non parla di salvataggio dei migranti, visto che l’imbarcazione di Mediterranea non è attrezzata alla bisogna. Quindi, con tutta probabilità, non si dovrebbe assistere ad un nuovo caso Sea Watch e a un ennesimo braccio di ferro con Matteo Salvini e il governo italiano.
‘Con Sea Eye e Open Arms daremo vita a una flotta della società civile’
Un dubbio che però resta, considerato anche il fatto che la Sciurba, subito dopo, conferma che gli operatori di Mediterranea non saranno “soli in questa missione, perché ci congiungeremo anche alla nave di Sea Eye, Aylan Kurdi, e alla Open Arms, in una flotta della società civile che torna ancora una volta in mare per continuare ad affermare quello che è giusto, ma anche quello che le convenzioni internazionali impongono di fare”.
Insomma, non proprio una dichiarazione di guerra nei confronti di Matteo Salvini, ma quella parola ‘flotta’ non fa di certo dormire sonni tranquilli al Ministro dell’Interno. “Ma non saremo soli anche per un altro motivo - conclude poi Alessandra Sciurba - perché migliaia e migliaia di persone a terra sono a bordo con noi. Le vie di terra di Mediterranea sono importanti quanto quelle del mare. Ci teniamo insieme. Arriveremo lontano, senza paura. Perché quando si fa qualcosa di così giusto non si può avere paura”.