Quanto accaduto negli ultimi giorni, relativamente al caso Sea Watch, ha riportato sulle prime pagine un tema che, soprattutto grazie agli sbarchi, diventa tremendamente attuale soprattutto in estate: l'immigrazione. Attorno alla vicenda, naturalmente, si sono annidate diverse posizioni politiche. In particolare a quella di Matteo Salvini si è contrapposta quella della sinistra, ed in particolare del Partito Democratico che si è schierato dalla parte dell'accoglienza e contro la scelta di chiudere i porti alle Ong. Proprio in merito a quello che, negli anni, è stato il modo di affrontare il tema dell'immigrazione da parte del Pd, Matteo Renzi ha scritto una lettera indirizzata a Repubblica.
Un testo in cui non sono mancate le tirate d'orecchie al suo partito per come è stata gestita la situazione quando si era al governo e per come ci sia stato poco coraggio nel lavorare allo ius soli quando si era in maggioranza al Parlamento.
Renzi ritiene che il successo di Salvini sia dipeso dal Pd
La scena politica italiana, attualmente, si caratterizza per un crescente consenso di Salvini. Un leader che, com'è noto, che costruisce il gradimento ottenuto anche sul problema migranti, manifestando a chiare lettere la sua intenzione di mettere un freno ad un fenomeno che, nel tempo, è rimasta sul groppone dell'Italia senza un reale supporto da parte dell'Europa. Il successo del leader della Lega, però, avrebbe radici imputabili ad un atteggiamento particolarmente pavido da parte del Partito Democratico.
Renzi, nella lettera scritta Repubblica, ritiene che l'errore commesso dal maggiore partito di centro-sinistra sia stato quello di aver creato inutili allarmismi nel 2017 rispetto ad un fenomeno contenuto rispetto ad un paese delle dimensioni dell'Italia e di essere stati troppo pavidi nel non imprimere una decisa accelerata sullo "ius soli".
Partirebbe tutto da lì e secondo le parole usate da Renzi si tratterebbe di una “geometrica dimostrazione di impotenza: allarmismo sugli sbarchi, mancanza di coraggio sui valori. Il successo di Salvini inizia li”.
L'emergenza immigrazione sarebbe sopravvalutata
Renzi, ha messo, in evidenza come nel "funesto 2017" qualcuno abbia ritenuto una "minaccia alla democrazia" una decina di barche per un Paese di sessanta milioni di abitanti.
Un'accusa al Pd vera e propria che viene rincarata quando parla del poco coraggio nel portare avanti la legge sullo ius soli. “L’Italia non ha un’emergenza immigrazione - spiega - ma tre emergenze gravissime: denatalità, legalità ed educazione". Parole che, naturalmente, hanno creato malumori anche all'interno del PD. E poi non manca un passaggio sulle possibili soluzioni: "Bisogna investire in Africa senza lasciare che lo faccia solo la Cina".