Il vice-premier e Ministro dell'Interno Matteo Salvini il 13 luglio si recherà a Ferrara per salutare la giunta ora amministrata dal sindaco leghista Alan Fabbri. Nel frattempo il leader politico prepara le elezioni regionali dell'Emilia-Romagna, che si terranno a novembre.

Salvini a Ferrara

Il prossimo 13 luglio, di sabato, il vicepremier nonché Ministro dell'Interno Matteo Salvini sarà nel tardo pomeriggio a Ferrara, prima di spostarsi poi a Sassuolo in occasione di una importante festa della Lega. Fin qui niente di speciale. La particolarità dell'evento, della visita nella cittadina estense, nasce però da lontano, molto lontano, ovvero dal fatto che Ferrara dal secondo dopoguerra in avanti è sempre stata amministrata da giunte di sinistra e di centro-sinistra, e questo fino alle recenti elezioni comunali che hanno visto invece la vittoria dopo il ballottaggio della Lega, che ora può vantare un suo sindaco, Alan Fabbri, in precedenza consigliere regionale in quota Lega ma anche sindaco di Bondeno, comune di una certa importanza e rilevanza in provincia di Ferrara.

Matteo Salvini sarà nella cittadina estense proprio per incontrare la nuova giunta, tra cui il suo amico sindaco (tra i due si parla di una amicizia di vecchia data) e della nuova giunta da poco insediata. L'incontro avverrà difatti nel centro città, dove ha sede il Municipio, ma si parla comunque, anche se ancora in modo velato, anche di un saluto alla cittadinanza (una specie di ringraziamento oltre che saluto) peraltro incontrata dal vice-premier già un paio di volte nel corso dell'ultima kermesse elettorale.

Nuove elezioni regionali in autunno

A tutto ciò va poi aggiunto il fatto che nel mese di novembre si terranno le elezioni regionali in Emilia-Romagna. In tal senso, dopo gli ampi successi in varie regioni in precedenza amministrate dal centro-sinistra e tenuto conto del notevole successo ottenuto dalla Lega alle ultime elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo in zona e per il consenso ricevuto nell'ambito della provincia di Ferrara, non è possibile nascondere che la visita di Salvini prelude ad una nuova campagna elettorale, forse mai del tutto conclusa, e che comunque vuole portare l'intera regione al suo partito.

Ci riuscirà? Presto per dirlo, ma senza dubbio le premesse sono a suo favore, tenuto conto anche del fatto che, restando a parlare di Ferrara, qui i pentastellati sono riusciti a far eleggere solo un proprio iscritto in consiglio comunale e che il PD, dopo una breve 'resa dei conti', comprensiva delle esternazioni portate avanti dal deputato ferrarese Luigi Marattin (eletto però in altro collegio), non sembra aver imparato la lezione e essersi mosso più di tanto. In ogni caso, chi vivrà vedrà.