Matteo Salvini ha costruito una buona fetta del suo consenso attraverso un uso quasi rivoluzionario, per il mondo della politica, dei social network. Questo naturalmente ha fatto sì che gli si muovessero critiche importanti, come quelle che, qualche mese fa, Marco Travaglio ed il Fatto Quotidiano avevano avanzato attraverso sarcastiche analisi delle sue gesta. Nell'ultimo editoriale, pubblicato il 5 luglio, il giornalista annuncia con grande soddisfazione il fatto che una querela arrivatagli dal Ministro sia stata archiviata da un giudice, poiché gli epiteti rivolti al numero uno del Viminale ed utilizzati da Travaglio non sarebbero stati ritenuti lesivi o offensivi.

Ragion per cui, il direttore finisce quasi per invitare i suoi elettori a chiamare Salvini "Ca... Verde", termine che rientrerebbe nel diritto di satira assieme ad altri finalizzati a schernire l'attività sui social network del Ministro.

La Bestia di Salvini nell'occhio del ciclone

Matteo Salvini deve il suo successo anche alla capacità di veicolare il proprio messaggio sui social network. Nel tempo ha ottenuto una capillarità dovuta anche alla sua scelta di mostrare al suo foltissimo pubblico buona parte della sua quotidianità: da ciò che mangia fino ai luoghi in cui va in vacanza. Si tratta di una scelta forse non maturata in maniera inconsapevole, ma frutto di un'operazione gestita da veri e propri esperti del settore.

Salvini, infatti, può beneficiare dell'apporto della così detta "Bestia". Si tratta, secondo i concetti ribaditi dall'editoriale di Travaglio, di una squadra di massimi esperti di social network che, nel tempo, sono diventati una delle basi del suo successo. Atti come, ad esempio, mostrare mentre mangia pane e nutella ed immortalarlo fino a renderlo pubblico, sono stati definiti da Travaglio "superca...", messe in atto da colui il quale ha definito "Ca...

Verde".

Travaglio esulta per la vittoria

Nell'editoriale del 5 luglio apparso su Il Fatto Quotidiano, il direttore sottolinea come questo abbia indotto Salvini a portarlo in tribunale, dove però il Ministro avrebbe perso di fronte al diritto riconosciuto della autorità giudicanti lasciato al giornalista di utilizzare termini che non vanno al di là della mera satira.

Il gip, secondo quanto riporta Travaglio, avrebbe archiviato tutto."Dargli del Ca... verde e del superca... è legittimo". "Ora - incalza - lo faremo senza più remore. Chiunque voglia segua il nostro esempio sui social, a cena con gli amici, al bar, sui mezzi pubblici". Si tratta, secondo quanto incita a fare Travaglio, di un termine che potrebbe essere utilizzato "negli striscioni da balcone che accolgono il Ca... Verde nel suo frenetico giro d'Italia per non lavorare".