Nelle scorse ore il premier italiano Giuseppe Conte ha sostenuto che la TAV si farà. Lo stesso presidente del Consiglio ha affermato che bloccare il progetto della Torino-Lione costerebbe più che completarlo. Tale annuncio non è affatto piaciuto a gran parte della base dei 5 Stelle, che sin dai suoi inizi aveva difeso ed appoggiato le battaglie portate avanti dal movimento No Tav. Lo stesso Luigi Di Maio, ieri sera, ha ribadito su Facebook la propria contrarietà all'opera.

Nelle ultime ore anche il direttore del 'Fatto Quotidiano' Marco Travaglio ha deciso di criticare la decisione presa dal governo.

La tesi di Travaglio: 'Ha vinto il partito degli affari'

Il noto giornalista ha scritto che l'approvazione della TAV avrebbe garantito la vittoria del 'partito degli affari'. Oltre a ciò, lo stesso Travaglio ha affermato che l'annuncio dato da Conte rappresenta una decisa sconfitta per il Movimento 5 Stelle, la quale sarebbe anche peggiore di quelle elettorali o del voto parlamentare dato a sostegno di Salvini nell'ambito dell'inchiesta sul caso Diciotti.

Inoltre, Travaglio ha anche ribadito che questa 'debacle' del movimento grillino sarebbe quella più 'cocente' subita nei 10 anni di attività Politica.

Il giornalista: 'La TAV è l'opera più inquinante, inutile e dannosa d'Europa'

Nell'articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano, Travaglio ha anche criticato il progetto della Torino-Lione.

Entrando nel merito, il famoso giornalista e scrittore ha scritto che la stessa 'grande opera' sarebbe la più “demenziale, anacronistica, inquinante, dannosa e costosa d’Europa”. Travaglio ha anche ribadito che la battaglia contro il progetto della Torino-Lione ha radici storiche profonde e, d'altronde, nasce ben prima della fondazione dello stesso Movimento 5 Stelle.

Nel proseguo dell'articolo, il direttore del Fatto Quotidiano ha sostenuto che l'approvazione della 'grande opera' rappresenta anche una sconfitta per il popolo italiano.

Su ciò, Travaglio ha chiarito che a beneficiare di tale vittoria sarebbero gli esponenti del già citato 'partito trasversale degli affari', che si estenderebbe dal Partito Democratico alla Lega passando per Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Ovvero quelli che, secondo il noto giornalista, farebbero parte del 'vecchio establishment nazionale'.

Mentre sarebbe una sconfitta per movimento politico relativamente giovane come quello pentastellato fondato da Beppe Grillo: "Nascondersi dietro a Conte, capo di un Governo a maggioranza M5S, è come perdere la partita senza neppure giocarla”. Sempre nello stesso articolo, Marco Travaglio ha voluto ricordare l'analisi costi-benefici fatta dal governo nei mesi scorsi, la quale aveva bocciato la stessa opera.