Continuano a ritmi intensi le trattative per arrivare al nuovo esecutivo tra Pd e M5S: nella serata di ieri l'incontro a Palazzo Chigi tra le due delegazioni è durato ben quattro ore. L'accordo sembra ancora lontano, bisogna ancora chiarire molti punti del programma. Strada in salita dunque, ma trapela un mite ottimismo. Il M5S chiede però un'accelerazione, "perché l'Italia non può aspettare", ed accusa i Dem di aver parlato solo di ministeri invece che di programmi.

Trattative in corso

Il PD continua le trattative con il M5s per la formazione del nuovo esecutivo e con una nota in tarda serata fa sapere quanto segue: "Siamo al lavoro, ma c'è ancora molto da fare su contenuti e programmi.

E non c'è ancora il via libera a Conte. La strada è in salita, differenza di vedute sulla manovra". Bisognerà aspettare il prossimo vertice, previsto alle ore 11 di questo martedì per poter affrontare alcuni punti cruciali del programma di governo, come la manovra economica e i decreti sicurezza.

La replica del M5S testimonia l'urgenza di trovare un accordo in tempi brevi: "È un momento delicato e chiediamo responsabilità ma la pazienza ha un limite. L'Italia non può aspettare, servono certezze". E accusa il Pd di aver dato più importanza ai dicasteri che al programma: "Il Pd ha parlato solo di ministeri, non di programmi". Il M5S dichiara di aspettare quale sarà la posizione ufficiale dei dem in merito al Conte bis.

La figura di Conte infatti è il punto di partenza per le trattative.

Prima dell'incontro il segretario Nicola Zingaretti non aveva nascosto il suo ottimismo, e affermava di essere "sulla strada giusta" per poter dare all'Italia un "governo di svolta". Poi aveva aggiunto: "noi siamo persone serie, non vogliamo farne uno come il precedente che cada dopo 14 mesi".

Consultazioni e possibili scenari

Le trattative per il nuovo governo devono subire un'accelerazione decisiva: dal Nazareno intanto si apprende che il segretario Dem non farà parte del nuovo esecutivo e rimarrà alla guida della Regione Lazio fino alla scadenza del suo mandato. Tramonta quindi l'ipotesi di Zingaretti vicepremier accanto a Luigi Di Maio.

Nella giornata di ieri intanto si è riunito a Roma lo stato maggiore del MoVimento con i big dei Cinque Stelle, come Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Paola Taverna e Davide Casaleggio.

Nel pomeriggio il M5S aveva valutato l'ipotesi di una consultazione sulla piattaforma Rousseau, ma restano da chiarire i tempi tecnici per questa procedura, visto che le consultazioni inizieranno nella giornata di martedì a partire dalle ore 16 e si concluderanno mercoledì alle ore 19.

Oggi Sergio Mattarella sentirà telefonicamente Giorgio Napolitano e poi darà formalmente inizio alle consultazioni. Al Colle salirà per prima la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, seguita dal Presidente della Camera Roberto Fico.

E poi a seguire il Gruppo Misto del Senato e della Camera.

Mentre continuano ad impazzare le voci sui nomi dei possibili ministri, bisognerà sicuramente aspettare l'esito del confronto mattutino tra i due partiti per capire se si potrà veramente parlare di un governo giallo-rosso.