Verranno mossi oggi, 13 agosto, i primi passi "istituzionali" della crisi nata nei giorni scorsi dalle dichiarazioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini: la conferenza dei capigruppo ha infatti deciso a maggioranza di convocare per le 18 il Senato per decidere il calendario dei lavori che andrà seguito nei giorni e nelle settimane a venire. Al di là della soluzione che porterebbe a nuove elezioni, presumibilmente in autunno, ciò che molti si chiedono è chi potrebbe avere i numeri a Palazzo Madama per creare una nuova maggioranza in grado di supportare un nuovo Governo con il MoVimento 5 Stelle ma, ovviamente, senza la Lega.

Chi potrebbe sostenere un nuovo Governo guidato dal M5S

È chiaro che un nuovo esecutivo non comprendente la Lega dovrebbe ovviamente includere il M5S, partito di maggioranza in entrambi i rami del Parlamento. Altrettanto ovvio è che all'opposizione dovrebbero in questo caso trovarsi, oltre alla stessa Lega, anche Fratelli d'Italia e Forza Italia, visto il riavvicinamento con i suoi ex alleati Meloni e Berlusconi caldeggiato da Salvini nei giorni scorsi. La questione più complessa riguarda i numeri in Senato, che fra le due camere è quella dove il raggiungimento di una maggioranza sembra essere più complesso.

Le cifre della coalizione M5S-PD

La soglia per ottenere una maggioranza al Senato è di 161 voti: non considerando Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia la lista delle possibili alleanze in grado di formare un Governo è limitata ad una sola possibilità, ossia l'incontro fra i due storici "nemici" del MoVimento e del Partito Democratico.

Al Senato i primi possono contare su una forza di 107 voti, mentre 51 sono quelli che potrebbe portare il Pd. A questa alleanza si potrebbero unire anche il gruppo parlamentare di Liberi e Uguali più quello delle autonomie, per un totale di altri 15 senatori. Questo porterebbe il totale a 173 voti, che potrebbero aumentare di qualche unità grazie a qualche rappresentante del Gruppo Misto.

Non sono inoltre da sottovalutare le voci che parlano di una decina di senatori di Forza Italia pronti alla scissione e a supportare un Governo "anti-Lega".

La prima sfida della possibile alleanza in Senato

Il primo banco di prova di questa nuova alleanza sarà proprio oggi in Senato, quando nella seduta per stabilire il calendario l'asse Salvini-Berlusconi-Meloni tenterà di anticipare già a domani, 14 agosto, la mozione di sfiducia al Governo di Giuseppe Conte, in modo da ridurre al minimo i tempi di trattativa ai possibili avversari.

L'obiettivo di un'eventuale nuova maggioranza con grillini e PD dovrebbe essere quello di rimandare al 20 agosto le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sulla crisi. Il blocco del centrodestra ha a disposizione una "potenza di fuoco" di 139 senatori: 58 sono quelli della Lega, 61 i senatori di Forza Italia mentre 18 quelli di Fratelli d'Italia. I voti dei berlusconiani sarebbero in effetti 62, ma la prassi richiede che chi presiede l'Aula (in questo caso la berlusconiana Elisabetta Alberti Casellati) si astenga dal voto.