Tanta la preoccupazione manifestata dalle parole del S. Commissario nazionale Uilpa PolPen, Armando Algozzino il quale, in merito ai recenti fatti accaduti all'interno degli Istituti Penali Minorili delle province catanesi di Acireale e Bicocca, ha sottolineato la drammaticità delle condizioni nelle quali operano gli agenti di Polizia Penitenziaria e la gravità delle condizioni in cui versano le strutture detentive che - secondo quanto affermato dallo stesso Algozzino - devono si provvedere al reinserimento nella società dei detenuti nonché alla loro rieducazione in termini comportamentali, ma devono prima di tutto garantire la sicurezza sia del personale che dei detenuti.
Un problema italiano e non solo siciliano
Il S.Commissario, riferendosi ai fatti incresciosi e gravissimi accaduti recentemente nei due maggiori istituti di pena catanesi, quali tentativi di evasione, aggressioni ai danni degli agenti penitenziari e, addirittura, l'incendio di una cella, ha inoltre sottolineato che questi episodi non interessano solo la Sicilia ed il Mezzogiorno, ma tutta l'Italia e questo impone una valutazione critica della normativa riguardante i benefici dell'art. 21, che disciplina anche l'assegnazione di mansioni lavorative rivolte ai detenuti da svolgersi all'esterno degli Istituti Penitenziari.
Sono noti, infatti, ha aggiunto Algozzino, i numerosi ed intensificati tentativi di fuga nonché gli atti di violenza perpetrati ai danni del personale impiegato negli istituti penitenziari e questo impone una attenta riflessione non solo sulla concessione di alcuni vantaggi stabiliti dalla normativa vigente soltanto ai detenuti realmente meritevoli, ma anche la valutazione per alcuni detenuti, di far proseguire il periodo di pena presso gli Istituti per adulti qualora avessero già compiuto i 18 anni.
Una situazione al limite
Come già ribadito in occasioni precedenti dallo stesso Algozzino, la prima problematica a cui dare priorità ed una quanto più rapida risoluzione, è senza dubbio la mancanza di personale alla quale poi si accostano l'inadeguatezza delle strutture detentive ormai vetuste, la mancanza di divise e vestiario da lavoro, la scarsa formazione continuativa del personale e, come nel caso di Palermo, persino l'assenza di un servizio mensa dedicato al personale.
Tutte queste criticità che affliggono gli Istituti Penitenziari siciliani, saranno fulcro della manifestazione indetta dalle sigle sindacali che si terrà il prossimo 27 settembre a Palermo. Proprio in occasione di tale manifestazione - ha concluso Algozzino - la Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria, insieme ad altre sigle, avvierà una protesta per porre maggiore attenzione su tutti questi disagi.