La Procura di Agrigento ha disposto nella giornata di ieri il dissequestro della nave Mare Ionio della Ong italiana Mediterranea Saving Humans e immediatamente i suoi vertici hanno lanciato un nuovo guanto di sfida al Ministro dell'Interno Matteo Salvini, dichiarando di essere pronti a salpare al più presto verso le coste della Libia.
L'annuncio è stato dato immediatamente dopo la notifica da parte dell'autorità giudiziaria attraverso gli account social dell'organizzazione, supportata da svariate sigle dell'associazionismo italiano legato al mondo della sinistra, che vanno dall'ARCI all'Associazione Nazionale Partigiani, oltre a innumerevoli esponenti politici della sinistra italiana, da Nichi Vendola ai Sindaci di Napoli e Palermo Gianni De Magistris e Leoluca Orlando.
L'obiettivo è molto chiaro: sfidare la chiusura dei porti italiani voluta dal Ministro Matteo Salvini
Le ultime operazioni condotte dalla Ong avevano portato al sequestro di entrambe le imbarcazioni da loro gestite: lo yatch a vela Alex e la nave Mare Ionio. Il dissequestro di quest'ultima avvenuto ieri ha consentito ai vertici dell'organizzazione di lanciare immediatamente una sfida al Vicepresidente del governo gialloverde. L'obiettivo è quello di andare contro la decisione dell'esecutivo di chiudere i porti italiani alle navi gestite dalle organizzazioni umanitarie che solcano il mar Mediterraneo per raccogliere i migranti imbarcati in barconi di fortuna nel tentativo di raggiungere le nostre coste.
La nave Mare Ionio salperà al più presto per dirigersi verso le coste della Libia
La nave, secondo le dichiarazioni dei dirigenti di Mediterranea Saving Humans, sarà al più presto nella condizione di poter intraprendere una nuova missione di soccorso nel mar Mediterraneo. Entro pochi giorni, al massimo tre settimane, informano, saranno effettuate tutte le operazioni che possano metterla in condizione di salpare.
Potrà aggiungersi alle altre imbarcazioni attualmente in navigazione tra le coste africane e quelle europee. In queste ore, infatti, si registra un intenso 'traffico' di navi gestite dalle Ong umanitarie. La nave Alan Kurdi, battente bandiera tedesca, dopo un braccio di ferro con Matteo Salvini, si sta dirigendo verso Malta con a bordo una quarantina di migranti soccorsi negli scorsi giorni.
Oltre ad essa in mare si registra la presenza di Sea Arms, gestita dall'Ong spagnola Proactiva Open Arms, che ha effettuato due salvataggi in poche ore per un totale di 123 persone e sta attualmente navigando nelle acque internazionali in attesa di conoscere un porto dove poter sbarcare.