Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico dovranno superare i dissidi emersi nelle ultime ore affinché, alla fine, si formi un nuovo governo sostenuto da una maggioranza giallorossa. Le parole di Di Maio che ha chiesto che le priorità grilline diventino condizioni imprescindibili hanno infastidito la controparte e adesso si lavora per ritrovare un feeling destinato, eventualmente, a condurre alla formazione di un esecutivo che suscita chiari e forte critiche da parte di Vittorio Feltri. Il giornalista, con il suo consueto editoriale apparso su Libero, ha usato toni pungenti per manifestare il suo dissenso rispetto alla prospettiva di vedere il paese governato ancora da Giuseppe Conte e una squadra di ministri ancora da scegliere.

Per Feltri nuovo governo nasce contro Salvini

Giusto per capire quale sia il punto di vista di Feltri è sufficiente sottolineare la frase con cui esordisce. Nella circostanza Conte viene definito "l'uomo di un giorno che non avrebbe mai voluto vivere". Il riferimento va al fatto che questa fase politica possa essere, in un certo senso, considerata quella della vendetta di Salvini, reo, secondo il direttore, di essersi preso la scena con un efficace politica anti-immigrazione e con la possibilità di programmare un futuro economico caratterizzato da una riduzione della pressione fiscale. Feltri non crede alle parole di Conte quando sottolinea che il nuovo esecutivo sarebbe destinato a nascere per non essere contro nessuno, tenuto conto che a suo avviso sarebbe palese che la missione è quella dell'annientamento del Capitano della Lega.

Feltri offre anche una lettura relativa al fatto che mettere all'opposizione la Lega equivale, secondo le sue parole, ad "ammazzare nella culla il periodo nordico per agevolare la presa di potere delle combriccole del Sud".

Il Nord, per Feltri, pagherà l'inefficienza del Sud

L'ipotesi del governo M5S-Pd porta quasi ad un sentimento di rassegnazione da parte del giornalista.

"Ormai - tuona - siamo nelle mani degli incompetenti e ci dobbiamo rassegnare".

La definizione diventa ancora più dura quando evidenzia che l'Italia sarebbe destinata ad essere governata da quella che lui definisce "banda del buco" considerato che il Nord sarà usato per pagare il prezzo dell'inefficienza del Meridione.

Una prospettiva che dovrebbe portare: "I lombardoveneti - secondo Feltri - ad ingoiare il rospo".

Un rospo che il giornalista definisce comunque più digeribile del premier, di Di Maio e di Zingaretti. Gente che, a suo avviso, direbbe una cosa e ne farebbe un'altra."Buffoni di talento" chiosa in maniera dura.

Adesso non resta che capire se il governo Pd-M5S nascerà davvero.