Il governo sostenuto da Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico nei fatti non è ancora nato, ma c'è chi come il leghista Roberto Calderoli anticipa il fatto che per l'esecutivo giallorosso la vita non sarà facile sulla base di ciò che potrebbe accadere in Parlamento. Lo ha riferito in un'intervista a Libero, mettendo in evidenza come la Lega sia, tra l'altro, l'unica forza politica in grado di garantire un'efficace opposizione a quelle che saranno le eventuali direzioni intraprese dalla nascente maggioranza.

Per Calderoli il governo non durerà

Al momento non è ancora noto se Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle riusciranno a superare il momento di stasi che si è avuto negli ultimi giorni. Le prese di posizioni di Di Maio sono suonate come ultimatum per i dem che, attraverso diverse voci influenti, hanno annunciato di non essere disposti a cedere ad eventuali diktat assimilabili a quelli dei toni utilizzati dal capo poltiico grillino. Calderoli, però, nell'intervista ha, però, messo in evidenza anche in caso di venuta alla luce il governo giallorosso potrebbe avere la vita difficile e ciò sarebbe la conseguenza di una precisa scelta della Lega che, a detta del suo esponente, sarebbe pronta a utilizzare tutte le armi politiche per arginare le azioni dell'eventuale nuovo esecutivo: "Sarà facile - ha evidenziato Calderoli - metterlo in difficoltà".

Le problematiche nascerebbero da quella che sarebbe una maggioranza assai risicata all'interno del Senato dove, tra l'altro, il Carroccio ha molte commissioni. La logica conseguenza di tutto ciò viene espressa senza mezzi termini da Calderoli, che ha un'idea chiara su quello che, eventualmente, potrebbe essere il futuro a lungo termine del governo Pd-M5S: "Non durerà".

Calderoli svela le possibili criticità per il governo in Senato

Calderoli tra l'altro ha espresso in maniera chiara quella che sarà la sua strategia: "Sotterrerò il governo sotto milionate di emendamenti". Il leghista ritiene che l'eventuale nuovo esecutivo rischia di cadere già sul voto di fiducia in Senato: è lì infatti che, storicamente, i governi hanno incontrato le grandi difficoltà, soprattutto per i voti nelle commissioni.

"Per sopravvivere - evidenzia Calderoli - vai a cercare voti di qua e che di là. Voti che hanno un costo politico e quando il giochino si rompe, vai a casa". La Lega, dunque, è pronta a farsi trovare pronta dal cambio di ruolo, che da forza governativa la vedrà passare ad un'opposizione che si annuncia politicamente bellicosa. Un orizzonte che resta non quello che avrebbe desiderato Salvini, pronto ad andare alle elezioni qualora l'esecutivo giallorosso non dovesse prendere forma.