Quella tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico rappresenta, per certi versi, un'intesa Politica che si regge su equilibri non molto più stabili di quelli su cui si basavano i rapporti tra i grillini e la Lega. C'è la consapevolezza diffusa che la profonda eterogeneità tra i due partiti rappresenti un ostacolo importante a quella che dovrebbe essere una convivenza governativa fino al termine della legislatura.
Accade, perciò, che l'analisi politica si debba fondare anche su reazioni istintive o dichiarazioni che possano risultare utili ad interpretare comportamenti e pensieri.
Tutto ciò è stato fatto, ad esempio, da Il Fatto Quotidiano, che in un articolo ha messo in evidenza come la mimica e le conseguenti affermazioni di Maria Elena Boschi non sembrino - per usare un eufemismo - lasciar trapelare pareri entusiasti da parte della deputata del Partito Democratico.
Pd e M5S: intesa regge su equilibri fragili
Il governo Conte ha ottenuto la fiducia alla Camera, ed ora si attende l'esito della votazione al Senato. Ad ogni modo c'è da capire se l'intesa sia in grado di reggere a quelle che potrebbero essere le scosse rappresentate dai temi sui quali potrebbero inevitabilmente emergere le divergenze tra i due alleati. Un primo banco di prova potrebbe essere quello legato alle concessioni autostradali, considerando che il ministro delle Infrastrutture in orbita Pd, Paola De Micheli, ha fatto sapere che il programma, al momento, parla di revisione e non di revoca, come invece da tempo vorrebbero i pentastellati.
E proprio sul programma è intervenuta Maria Elena Boschi nel commentare il discorso di Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati. Senza lasciarsi andare a dei commenti troppo al di sopra delle righe, ha preferito rilasciare delle dichiarazioni totalmente asettiche: "Ha enunciato - in riferimento al premier - i punti del programma", ha ricordato l'ex ministro per le Riforme.
L'indifferenza della Boschi
Queste parole sono giunte in seguito al comportamento tenuto da Maria Elena Boschi in Aula durante il discorso di Conte. Il Fatto Quotidiano ha rimarcato come, in quei momenti, la deputata del PD, pur ascoltando con attenzione, non si sia mai lasciata andare ad un gesto di convinta approvazione.
"Quasi - si legge sul quotidiano - non applaude", come a voler sottolineare un sentimento di indifferenza rispetto alle parole di colui il quale avrà il compito di gestire l'eterogenea coalizione.
Del resto, non bisogna dimenticare che l'ala renziana del PD - la stessa che ha voluto fortemente l'intesa giallorossa - ritiene questo un governo funzionale al futuro dell'Italia, e non certo mosso da motivazioni legate a voglia di sinergie politiche.
Tutto ciò in attesa di capire cosa accadrà all'interno del Partito Democratico, considerate le diverse fazioni che sembrano esistere secondo le cronache politiche più influenti.