Sul palco di piazza San Giovanni a Roma, il centrodestra si è ritrovato più che mai unito nella giornata di oggi per protestare contro il governo Conte Bis e la sua manovra. In realtà, stando ai sondaggi che stimano Forza Italia tra il 5 e il 7% sarebbe più opportuno parlare semplicemente di destra, dal momento che i veri protagonisti sembrerebbero essere il leader della Lega, Matteo Salvini, e il capo politico di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Queste sono le due compagini che mirano a presentarsi dinanzi all'elettorato italiano non soltanto come forze di opposizione, ma soprattutto come i padroni assoluti della Politica proponendosi - di conseguenza - come l'unica valida alternativa all'attuale esecutivo giallorosso.

Eppure, non si può propriamente parlare di novità, non sono personaggi nuovi come tentano di far credere, anche loro si sono trovati in passato nella posizione di sostenere esecutivi che oggi rinnegano.

Le contraddizioni dei sovranisti

In un articolo postato su Lettera43, il giornalista Carlo Terzano ricorda come l'ex Premier Mario Monti, poco prima di esprimere la fiducia al nuovo governo, aveva sottolineato le contraddizioni dei sovranisti, a partire da Giorgia Meloni, dalla quale fu sostenuto, così come ebbe l'appoggio di Giancarlo Giorgetti, che nella commissione Bilancio introdusse il pareggio di bilancio. Inoltre, sempre la Meloni - che oggi si schiera completamente dalla parte di Matteo Salvini, aveva votato a favore per la legge Fornero e lo stesso fece Silvio Berlusconi., il quale tuttavia ha continuato a difendere il provvedimento.

Quanto a Salvini, il suo percorso ha conosciuto diverse tappe: secessionista prima, sovranista poi e ultimamente si è fatto portavoce di una politica europeista. Se fino a qualche tempo il logo era "No Euro", attualmente sottolinea che l'Italexit è un'ipotesi lontanissima. Ma non finisce qui. Se con il precedente alleato di governo, il Movimento Cinque Stelle, aveva votato a favore del reddito di cittadinanza, adesso è sua intenzione abolirlo, dato che - a suo giudizio - non ha fatto altro che aumentare i casi di lavoro in nero.

E poi la faccenda della Tav: non sono passati molti anni da quando i militanti piemontesi reclamavano lo stop della linea Torino-Lione, eppure ancora oggi il leader del Carroccio urla che il divorzio tanto sofferto dai grillini sia dipeso proprio dalla contrarietà della realizzazione della Tav che il Movimento Cinque Stelle aveva espresso in occasione del voto in Aula.

Salvini: 'Questa piazza ci impone di lavorare bene per il Paese'

Il leader del Carroccio Matteo Salvini, sul palco di piazza San Giovanni e al cospetto di oltre 200mila persone, accoglie Silvio Berlusconi a braccia aperte e con grande entusiasmo, presentandolo come il fondatore della coalizione di Centrodestra che, finalmente, ha ritrovato la sua propria unità. L'obiettivo dei tre leader è trovare una comunione d'intenti attraverso la quale prendere le redini del governo e attuare misure che mettano al primo posto gli italiani in quanto persone.

Durante il suo discorso, Salvini non manca di far riferimento alle imminenti elezioni regionali in Umbria, il prossimo 27 ottobre, e poi via via tutte le altre regioni italiane chiamate alle urne, poiché ognuna di esse permetterà di far tornare il governo nelle mani di chi sa come giostrarsi nei meandri della politica, di chi è in grado di amministrare una nazione.

"Autonomia" declama il leader leghista "Significa mandare a casa i politici incapaci del sud che hanno rubato i soldi per anni dimenticandosi della gente" con esplicito riferimento alla Puglia di Emiliano e alla Campania di De Luca.

Sul tema dell'evasione fiscale, molto caro al Premier Giuseppe Conte, Matteo Salvini sostiene che l'unico modo per combatterla efficacemente ed efficientemente non sia lo stato di polizia, bensì la riduzione delle tasse, in quanto l'accanimento su artigiani e commercianti è del tutto privo di senso.

Il capo di Fratelli d'Italia, intanto, presenta il cosiddetto "patto anti-inciucio" esibendo un foglio con la sua firma in basso e invitando i suoi compagni di partito ad apporre la loro e a non coalizzarsi né con il Partito Democratico né con il Movimento Cinque Stelle.

Quanto al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, celebra la ritrovata armonia e compattezza del centrodestra grazie alle migliaia di persone presenti nella piazza che, all'unanimità, alzano la voce contro il governo giallorosso.