Da più parti, dalla maggioranza, arrivano dichiarazioni tese a smentire la possibilità che all'interno dell'universo giallorosso possano esserci dissidenti o voci fuori dal coro. Diversi quotidiani, invece, provano a raccontare e a ricostruire una realtà che, nel sottobosco di Pd, Movimento Cinque Stelle ed Italia Viva, potrebbe essere diversa. Dopo le indiscrezioni pubblicate da La Stampa secondo cui Zingaretti avrebbe assicurato ai grillini che, se fosse caduto il governo per azione di Renzi, sarebbe stato pronto a sostenere Conte premier, arrivano quelle del Corriere della Sera.
Il quotidiano milanese ha provato a spiegare una situazione in cui esisterebbero due assi: uno formato dal premier e dal segretario del Pd e l'altro, a sorpresa, da Luigi Di Maio e Matteo Renzi. Addirittura nel pezzo si è parlato di piano B che, nelle idee di Conte e Zingaretti, si tradurrebbe in elezioni destinate a scongiurare la possibilità che il capo politico del M5S ed il leader di Italia Viva possano tenere in scacco il governo.
Renzi e Di Maio vorrebbero 'logorare' Conte e Zingaretti
Il Corriere della Sera pone in evidenza il fatto che Matteo Renzi e Luigi Di Maio sarebbero animati dalla comune voglia di 'logorare' (termine testuale utilizzato) sia Giuseppe Conte che il Partito Democratico di Zingaretti.
Nel primo caso l'interesse del capo politico grillino, ovviamente non riferibile o ammissibile, potrebbe essere quello di evitare che la sua leadership o la candidatura a premier all'interno del partito possa essere messa in discussione da un Conte che continua a godere di molta popolarità nei sondaggi. Il Pd e Zingaretti restano, invece, avversari politici.
Secondo, però, quanto emerge nel pezzo esisterebbe il sospetto che potrebbe esserci interesse, da parte Di Maio e Renzi, a indebolire l'esecutivo fino a rendere necessario un cambio della guardia a capo del governo già in Primavera. In quel caso il Ministro degli Esteri e il segretario dei dem starebbero puntando a giocare d'anticipo.
Renzi e DI Maio, a loro il Rosatellum potrebbe non essere gradito
Un orizzonte che, tuttavia, avrebbe già avuto una conferma se si considera la rivelazione de La Stampa. In quel caso le rassicurazioni che Zingaretti, almeno nelle ricostruzioni giornalistiche, avrebbe fatto al M5S rispetto al fatto che, in caso di caduto dell'esecutivo per mano di Renzi, il Pd vorrebbe andare alle elezioni a sostegno di Conte, farebbero crollare l'ipotesi di un nuovo governo con l'attuale Parlamento. A ciò si aggiunge l'intenzione, a quanto pare, di sostenere Conte.
Elezioni che sarebbero uno scenario nefasto, secondo il Corriere della Sera, sia per DI Maio che per Renzi. Andando a votare senza il taglio dei parlamentari o una revisione del sistema elettorale, i due sarebbero costretti a confrontarsi con il Rosatellum e a non potersi sottrarre con un sistema di alleanze.
Il Corriere puntualizza come, al momento, la priorità resti per Conte e Zingaretti l'approvazione della manovra, ma pone in risalto il fatto che pur essendo garanti dell'attuale equilibrio nella coalizione, potrebbero essere ai margini eventuali nuovi punti di incontro. Nel frattempo il governo sembra essere frenato dall'attuale situazione e se l'attuale immobilismo non dovesse sbloccarsi, poiché generato dalle tensioni che si conoscono, potrebbe davvero concretizzarsi il piano B di cui parla il Corriere della Sera: ossia le elezioni.