Il Premier Giuseppe Conte si affida al senso di responsabilità dei partiti di governo affinché non stravolgano la legge di bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri. Le polemiche dell'ultimo fine settimana hanno decisamente destabilizzato l'equilibrio all'interno della maggioranza, tanto da richiedere nella giornata di lunedì un lungo vertice. Lui comunque si dichiara fiducioso.

La Commissione europea ha chiesto chiarimenti sulla manovra

Nella lettera arrivata da Bruxelles e firmata da Pierre Moscovici, commissario uscente agli Affari economici, e Valdis Dombrovskis, Vicepresidente appena riconfermato, si chiedono chiarimenti ''per giungere ad una valutazione finale'' sulla legge perché si teme non sia sufficiente al fine di ridurre il debito.

Conte nelle interviste non si dice preoccupato per la lettera ricevuta, ma pronto a fornire tutti i chiarimenti necessari: ''È una interlocuzione doverosa alla quale non ci sottrarremo''. A chi gli ha chiesto se abbia ceduto ai ricatti dei partiti o abbia fatto passi indietro, ha risposto che sono stati fatti passi avanti per la modernizzazione del Paese, per la riduzione della burocrazia e per avviare un processo di riduzione dell'evasione. Ha assicurato l'unità d'intenti, nonostante il continuo scontro dialettico, non teme ''franchi tiratori'' in Parlamento, ma si fida delle responsabilità assunte da ciascun partito politico all'atto della sottoscrizione dei punti cardine.

Il Premier ha assicurato che le incomprensioni con Luigi Di Maio, capo politico del M5S, sono state risolte.

Il tetto sul contante a 2000 euro è stato infatti rinviato a luglio 2020, come le multe per gli esercenti che non usano il Pos, mentre si lavorerà ulteriormente per ridurre o eliminare le commissioni bancarie e introdurre una pena tra i quattro e gli otto anni per chi evade oltre i 100.000 euro; c'è ancora da lavorare sulle partite Iva in Parlamento.

Matteo Renzi, Italia Viva, in un post su Facebook rivendica lo stop all'aumento dell'Iva, un maggior investimento per le famiglie e per la sanità, mentre promette emendamenti contro plastic e sugar tax, tassa sugli affitti, Quota 100 e auspica lo sblocco dei cantieri.

Proprio questi due leader avevano manifestato apertamente il loro malcontento nei giorni passati.

Di Maio ha più volte affermato che senza il M5S manca la coalizione di governo, mentre Renzi ha espresso le sue perplessità su Quota 100 e la possibilità di destinare quei soldi a famiglie e stipendi. Dal Pd, invece, Nicola Zingaretti sostiene di aver garantito più fondi per le amministrazioni locali, mentre Roberto Speranza, LeU, vede la questione sociale al centro di questa manovra, nata per dare risposte a chi è stato più colpito dalla crisi.