Matteo Salvini è arrivato questa mattina verso le 10 a Carpi, in occasione della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali in Emilia Romagna del 26 gennaio.
La strategia politica portata avanti dalla Lega in Umbria ha funzionato, permettendo a Donatella Tesei di vincere. Meno di tre mesi separano i cittadini emiliani e romagnoli dalle urne, e Salvini sta andando di città in città per fare comizi e sostenere la candidata a presidente Lucia Borgonzoni.
Il consenso per l'ex Ministro dell'Interno secondo molti sondaggi è alto, ma capita spesso che ci siano contestatori che vogliono manifestare il proprio dissenso con cori e fischi.
L'ultima volta era accaduto a Parma la settimana scorsa, e anche oggi a Carpi una cinquantina di contestatori ha deciso di protestare contro Salvini.
Salvini a Carpi: 'Vi assicuro che torniamo al governo'
Matteo Salvini ha chiesto aiuto ai suoi elettori per vincere le elezioni in Emilia, assicurando che tornerà al governo in caso di esito positivo alle urne.
È stata anche l'occasione per parlare del caso Segre, vittima di insulti e minacce sui social network. "Sono dei fuori di testa quelli che negano l'Olocausto e minacciano gli ebrei. Sono dei fuori di testa quelli che negano i crimini di Stalin", ha detto l'ex ministro dell'Interno.
La risposta ai contestatori
Queste le parole salienti del leader leghista nel suo comizio: "Buona santa domenica a tutti - ha esordito - era bellissimo vedere le bandiere rosse sul sagrato della chiesa.
Vi ringrazio anche perché siete la dimostrazione del fatto che qualcuno è molto preoccupato e se l'unica proposta politica della sinistra sono i fischi, le minacce e gli insulti vuol dire che ci stiamo preparando a eliminare la regione Emilia Romagna".
Salvini ha l'obiettivo di conquistare quella che è una regione storicamente appartenente alla sinistra.
Il suo messaggio verso è chiaro: "Io ho detto l'Emilia è terra di accoglienza, l'Italia è terra di volontariato, diamo rispetto a chi porta rispetto però se arrivi a Carpi e cominci a dire non mi piace il crocifisso, non mi piace il presepe torna a casa tua e fai quello che vuoi".
A quel punto del discorso si sentono dei fischi e delle urla contro il leghista e la Borgonzoni, ma lui non si scompone e chiede di fare "un applauso ai compagni".
Nel video postato sui social da Salvini, si vede anche uno striscione inerente alla fiera del cioccolato in corso nella cittadina, con scritto: "Non confondiamo il cioccolato con la m...". I contestatori hanno anche intonato la storica canzone partigiana "Bella Ciao".
I sostenitori leghisti, come si vede verso la fine del video, hanno invece intonato un coro di risposta ai contestatori presenti: "Buffoni, buffoni".