"Una compagine che non ha nessun affetto reciproco, ma neanche un minimo linguaggio di base in comune": così esordisce il giornalista Giampiero Mughini a Stasera Italia, interpellato sul comportamento del governo Pd - 5Stelle. Dopo il servizio con le dichiarazioni di Franceschini sul fatto che l'esperienza Conte 2 sia nata per evitare che Salvini assumesse i pieni poteri, e soprattutto dopo che il ministro del Pd dichiara "La sinistra è viva e vegeta", Mughini commenta a bassa voce "Non so dove la vede, con quale binocolo", per poi continuare in maniera molto caustica: "È un patto fatto per impedire a Salvini di avere successo elettorale, ma questa alleanza non sta su nessun piede, non è neanche un tavolo che traballa, su qualunque cosa...

Siamo a Ridolini, si fa propaganda sulla tragedia italiana".

Il governo Conte 2 e la sinistra italiana

Mentre la giornalista Luisella Costamagna si dichiara d'accordo sul fatto che l'accordo Pd - 5Stelle è figlio di una pessima legge elettorale, ma difende l'operato del governo, lo scrittore Stefano Zecchi bolla il Conte 2 come "il peggior trasformismo politico dall'inizio della Repubblica", continuando: "Se perde in Emilia Romagna, sicuramente si apre la crisi, il Pd è diventato il partito dell'establishment, non è più il partito del popolo"; e ancora: "Si comporta come la Dc della Prima Repubblica, crea il nemico e fa da anti-nemico, inventa l'anticostituzionalista e fa il difensore della Costituzione, si inventa il fascismo e si definisce antifascista, inventa il razzismo e diventa paladino dell'antirazzismo, ormai prende i voti solo dai ceti più alti della popolazione, dai centri delle città", non dalle periferie, assumendo in questo modo, secondo Zecchi, i contorni di un centro nazionale anche in senso parlamentare.

Giampiero Mughini, d'accordo con Zecchi, sottolinea come il pubblico della sinistra italiana di Berlinguer fosse molto ampio grazie alla varietà di caratteristiche di quelle platee: "La sinistra si rivolgeva agli operai, che erano un gran numero, agli ex partigiani, alle terrazze intellettuali, e persino ai moralisti, si ricordi la 'questione morale', a quelli che si sentivano un po' superiori agli altri, anche se non tutti lo erano davvero, ecco perché era facile per Berlinguer avere oceani di folle ad ascoltarlo".

Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap, conferma: "Quella sinistra era un'identità attrattiva, ora il Pd non ha un'identità". Il deputato Massimiliano Salini, sulla possibilità che qualche elemento di Forza Italia stia pensando a Renzi, dichiara: "È un pallista, è un teatrante, non mi fiderei di lui per nessuna ragione al mondo, suggerisco ai colleghi di guardare a lui come ad un pura finzione".

"Più che un commediante", dice Zecchi riferendosi a Renzi, "è un degno figlio di Lorenzo de' Medici, che riusciva a fregare tutti, solo i veneziani sono riusciti a non farsi fregare, e io sono veneziano!".

Il Centro-destra scalda i motori in vista delle elezioni

Giampiero Mughini ha qualcosa da dire anche sul Centro-destra, che secondo lui sta assumendo troppo le sembianze di Salvini rispetto a quelle originarie di Berlusconi: "Non è più corretto chiamarlo Centro-destra, perché adesso è Destra-destra"; non è d'accordo su questa affermazione Massimiliano Salini, che fa notare che un tempo la maggioranza dei voti li prendeva Berlusconi, ma non si è mai pensato di chiamarlo Centro-centro, all'epoca, come non si può pensare oggi di dire Destra-destra: era allora, ed è oggi, esattamente il Centro-destra, che fra l'altro quando si presenta unito vince sempre e governa anche bene nelle località in cui vince. Mughini obietta che vince soprattutto al nord, per esempio in Lombardia, dove è più facile governare, ma Salini ribatte: "Attenzione, se in Lombardia governi male, ti cacciano il giorno dopo".