Il 30 ottobre, in Senato, si sono svolte le discussioni e poi la votazione sulla Commissione contro antisemitismo e razzismo che porta il nome di Liliana Segre, senatrice a vita superstite dei campi di sterminio nazisti.

La Commissione sarà composta da 25 senatori, i quali dovranno esprimere il proprio parere sulle proposte di legge, esaminandole dal punto di vista dell'antisemitismo, dell'odio e del razzismo, oltre a sollecitare e controllare l'attuazione di leggi contro l'intolleranza, favorendo la sensibilizzazione dell'opinione pubblica su questi temi.

Cosa era accaduto in Senato il giorno prima

La mozione presentata dalla senatrice Segre ed altri senatori riguarda nel dettaglio la costituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza; prima che venisse presentata la mozione stessa, tutto il Senato si è alzato in piedi per applaudire la senatrice, dimostrandole vicinanza e solidarietà per i continui insulti a cui è sottoposta quotidianamente, almeno 200 ogni giorno sulle varie piattaforme social. Il giorno precedente alla votazione, si poteva ravvisare in Senato una sicura tendenza all'unanimità, dato che tutti gli interventi avevano di fondo l'intenzione di appoggiare tale mozione con qualche distinguo.

La senatrice Faggi, nella mozione 176, ha chiesto di inserire quattro punti: l'accesso al welfare per tutti i cittadini per contrastare la tensione sociale, gestione rigorosa e controllata dei flussi migratori, controllo più severo nei luoghi di culto islamici, rispetto di tutte le minoranze. La senatrice Lonardo, nella mozione 177, ha sottolineato la necessità di prevenire anziché reprimere, e di acquisire efficaci strumenti di controllo per stanare le false identità che operano nel deep web.

Il senatore Ciriani, nella mozione 181, temendo che lo strumento della Commissione potesse diventare la gabbia del pensiero unico, del "politically correct", ha chiesto che venisse inserita nel testo anche la risoluzione europea del 19 settembre che garantisce il diritto di tutelare tutte le memorie, di tutti i caduti, di tutte le guerre, di qualunque fazione.

Il senatore Balboni, nella mozione 182, ha chiesto di inserire nella discussione l'integralismo islamico e l'odio nei confronti dei cristiani, altrimenti sarebbe stata un'operazione che impone il pensiero unico.

Di conseguenza, la mozione per l'istituzione della commissione, poteva essere approvata all'unanimità se il Senato avesse accolto le mozioni ed inserito i vari distinguo. Ma questo non è accaduto.

Cosa è accaduto il giorno del voto

Negli interventi del giorno dopo, stabilito per la votazione della proposta, alcuni senatori sono intervenuti prima del voto. Il senatore Romeo ha ribadito la necessità di non fare della commissione un uso strumentale ed ha formulato delle domande chiare: " Sostenere che la famiglia è formata dall'uomo e dalla donna è considerato da qualcuno come odio nei confronti di altri tipi di famiglie?" e ancora: "Sostenere che gli islamici portano con sé anche il germe dell'antisemitismo, visto che quando fanno le manifestazioni bruciano le bandiere di Israele in piazza, è considerato odio oppure no?", e poi anche: "Sostenere che l'immigrazione illegale porta nel nostro Paese sicuramente delle difficoltà e che può mettere a repentaglio anche il nostro stile di vita e la nostra civiltà è considerata una forma di odio?" concludendo: " Se nel testo della mozione si mette in evidenza in modo chiaro che vengono tutelate le libertà di opinioni...

saremo lieti di aderire". Il senatore Fazzolari è stato ancora più incisivo, dichiarando: "Per noi diventa un problema avere una mozione che non ci riconosce e che pone tra le parole da stigmatizzare, ad esempio, il nazionalismo e l'etnocentrismo", che come si sa, sono parole d'ordine proprie del partito Fratelli d'Italia, con questo volendo affermare che la mozione, così come presentata, non era ricevibile dal suo gruppo, a meno che non ci fossero state alcune modifiche sostanziali. Il senatore Faraone poneva invece un ostacolo insormontabile: "Il Gruppo Italia Viva non apporrà nessuna firma ad una mozione con il Gruppo Lega perché i contenuti sono radicalmente alternativi".

Infatti, al termine della discussione, il Senato ha approvato la mozione che promuove l'istituzione della Commissione succitata, ma ha bocciato tutte le mozioni sopra elencate.

Esaminando i fatti, era scontata la non adesione delle forze di centro destra, il commento del senatore Fazzolari, infatti, è stato: "Fratelli d'Italia non ha votato a favore dell'istituzione della commissione perché non è una commissione sull'antisemitismo, come volevano farci credere, ma una commissione volta alla censura Politica. Purtroppo la mozione Segre è in realtà la mozione Boldrini, perché ricalca fedelmente la commission Jo Cox, istituita dall'allora presidente della Camera, con la finalità di creare un gruppo di 'saggi' con il potere di censurare chi non rispetta i canoni del politicamente corretto".

Salvini ha affermato: "Siamo contro razzismo, violenza e antisemitismo senza se e senza ma.

Tuttavia non vorremmo che qualcuno a sinistra spacciasse per razzismo quello che per noi è convinzione e diritto, ovvero il 'prima gli italiani'. Siamo al fianco di chi vuole combattere pacificamente idee fuori dal mondo, però non vogliamo bavagli e stato di polizia che ci riportano a Orwell".