Liliana Segre sotto scorta. La decisione di assegnare una tutela alla senatrice a vita è stata presa dal prefetto di Milano, Renato Saccone, nel corso della riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza tenutosi ieri, 6 novembre, nel capoluogo lombardo. Saccone ha motivato la sua decisione con la necessità di difendere l’anziana donna da eventuali gesti violenti dopo le minacce giunte via web contro di lei. A scatenare la bufera social contro la Segre è stata la recente istituzione da parte del Senato di una Commissione contro il razzismo e l’antisemitismo che porta il suo nome.

Autorità preoccupate per l’incolumità della reduce dai campi di sterminio di Auschwitz anche a causa di uno striscione esposto da alcuni esponenti di Forza Nuova. Quasi scontate le unanimi reazioni dei politici di solidarietà a Liliana Segre. Da Laura Boldrini a Nicola Zingaretti, passando per Alessia Morani e Roberto Fico, nessuno ha voluto far mancare il suo sostegno. Anche Matteo Salvini si è unito al coro, ma la sua chiosa sulle minacce che anche lui riceve ogni giorno sta facendo discutere.

Scorta alla Segre: le unanimi reazioni di solidarietà dei politici Pd

La notizia della scorta assegnata a Liliana Segre ha scosso il mondo politico che, sui media e sui social network, ha voluto subito riversare tutta la sua vicinanza alla senatrice oggetto di violenti attacchi antisemiti.

“Dobbiamo difenderla tutte e tutti facendo scudo con la forza delle idee e l'impegno civile”, esorta tutti il Segretario Pd Nicola Zingaretti. La scorta alla Segre, riflette con amarezza il deputato Emanuele Fiano, anche lui ebreo, “è un terribile segnale, difendere oggi chi ha attraversato l'inferno ieri è un dovere ma è anche una sconfitta”.

Sempre in quota Pd, Alessia Morani scrive su Twitter di “deriva razzista e antisemita” nel nostro Paese, e definisce “schifosi fascisti” tutti coloro i quali stanno minacciando la Segre. “Cara Liliana, non sarai sola”, cinguetta invece Laura Boldrini.

I commenti del M5S e di Matteo Salvini

Se il Pd non manca certo di far sentire il suo calore a Liliana Segre, anche il M5S non vuole essere da meno.

“Una donna sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti è costretta alla scorta? Ma ci rendiamo conto? - si chiede pubblicamente sui social il deputato pentastellato Carlo Sibilia - la migliore scorta per la Segre dovrebbero essere 60 milioni di italiani uniti dal buonsenso”. Ancora più duro si dimostra il collega di Movimento Roberto Fico. “A essere minacciato con lei - riflette il Presidente della Camera su Twitter - è il nostro patrimonio comune di valori: rispetto, solidarietà, tutela dei diritti, antifascismo”. Non poteva infine mancare, in fondo a questa carrellata di reazioni, quella di Matteo Salvini. “Le minacce contro Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime - ha dichiarato il leader della Lega a margine di una manifestazione di Coldiretti in piazza Montecitorio - anche io ne ricevo quotidianamente”. Una specie di equiparazione tra la sua situazione, ignorata dai media, e quella di Liliana Segre, difesa invece a spada tratta da tutti, che ha fatto storcere il naso a molti.