Il caso Gregoretti si sta portando dietro uno strascico di polemiche politiche e un continuo scambio di accuse e contro accuse tra la Lega di Matteo Salvini e gli ex alleati nel governo gialloverde, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Il leader leghista, accusato di sequestro di persona, si paragona alla capitana della Sea Watch Carola Rackete: “Lei osannata e io processato, una vergogna”. Intanto, in attesa del 20 gennaio, data in cui la Giunta per le Immunità del Senato dovrebbe esprimersi sull’autorizzazione a procedere nei suoi confronti, la Lega passa al contrattacco.

Il senatore Roberto Calderoli adombra dubbi sul ruolo del capo politico del M5S il quale, a suo giudizio, potrebbe addirittura aver commesso un reato visionando gli atti riservati destinati alla Giunta. Sulla stessa lunghezza d’onda si pone anche il direttore del quotidiano Libero, Pietro Senaldi, il quale, in un editoriale pubblicato sabato 21 dicembre, giudica Conte “più responsabile” di Salvini nel caso Gregoretti e invita caldamente lui e Di Maio “chiedere di essere processati”.

Pietro Senaldi accusa M5S e Pd: ‘Vogliono liberarsi di Salvini per via giudiziaria’

Il direttore di Libero, Pietro Senaldi, non sembra avere dubbi: Pd e M5S si starebbero aggrappando alla richiesta di autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini per il caso Gregoretti, esclusivamente allo scopo di “fermare l’ascesa del centrodestra e liberarsi del suo leader per via giudiziaria”.

Per Senaldi la vicenda Gregoretti sarebbe “analoga” a quella della nave Diciotti, quando il Senato si oppose al processo contro il capitano leghista e il duo Conte-Di Maio si schierò al suo fianco ritenendosi corresponsabile. Ma il capo politico M5S ha già annunciato il voto favorevole dei pentastellati, dimostrando, nota Senaldi, la propria “ipocrisia”.

Il giornalista punta il dito contro “l' aspetto giustizialista e persecutorio dei grillini”. Una “tesi pirotecnica”, insomma, quella dei pentastellati che vorrebbero far passare per differenti i due casi Diciotti e Gregoretti. Quelle raccontate da Conte e Di Maio sarebbero tutte “palle”, visto che erano assolutamente al corrente di quanto stesse accadendo: “Non sconfessarono mai l’operato del leader leghista”.

L’attacco a Giuseppe Conte sul caso Gregoretti: ‘Fantoccio oppure condivideva’

Giuseppe Conte in particolare, prosegue nella sua invettiva Senaldi, “era secondo la Costituzione primus inter pares e responsabile dell’indirizzo della Politica governativa, compresa quella migratoria”. Dunque, spiega il direttore di Libero, ci sono due possibilità: “O era un fantoccio, e perciò colpevole, oppure condivideva e, visto il suo grado superiore, è più responsabile di Matteo Salvini”. Insomma, affonda il colpo il giornalista, se Conte e Di Maio hanno “cambiato idea” sulle politiche migratorie, dovrebbero chiedere essi stessi di “essere processati” insieme al leader della Lega per il caso Gregoretti, come accadde appunto con la Diciotti.

Un fatto che quasi sicuramente non si verificherà, prevede Pietro Senaldi, perché lo scopo di M5S e Pd è quello di mandare a processo Salvini proprio in concomitanza con il voto delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. Scelta che, conclude, “potrebbe rivelarsi un terribile autogol”.