Vittorio Sgarbi, nel corso di un suo intervento alla Camera dei Deputati, è tornato a scagliarsi contro il governo giallorosso. Lo ha fatto parlando della Manovra. Il deputato del gruppo misto ha apertamente criticato la scelta, a suo avviso, di non aver dedicato la giusta attenzione a temi come l'arte e la cultura. Ha benedetto l'idea del Ministro dell'Istruzione Fioramonti di dimettersi per l'assenza nella manovra di quei 3 miliardi che aveva richiesto per il suo settore. Nell'occasione ha persino citato la Divina Commedia, non perdendo l'occasione di sottolineare come, a suo avviso, in quest'esecutivo non si sappia nemmeno chi è Dante Alighieri.

Occorre comunque precisare che le dimissioni del titolare del Ministero dell'Istruzione non sono ancora arrivate,

Nella manovra scarsa attenzione alla cultura secondo Sgarbi

Nel corso del suo intervento Vittorio Sgarbi ha scelto di citare il Sommo Poeta e la sua opera più famosa. Il riferimento ha riguardato il Diciottesimo canto del'Inferno. Una strategia per sottolineare la sua intenzione di mettere in evidenza come, a suo dire, la Manovra finanziaria abbia visto scomparire dai suoi radar temi che dovrebbero essere, secondo il critico d'arte, al centro dei pensieri dello Stato italiano. "Vorrei - ha sottolineato - con questo riferimento indicare come da questa manovra sia assente qualsiasi riferimento alla bellezza, all'arte e alla cultura".

Facendo riferimento ai tre miliardi che il Ministro Fioramonti avrebbe voluto, sceglie di sottolineare a fare da contraltare ci siano scelte che critica apertamente. "Sono previsti - ha detto - 50 miliardi in quindici anni per incentivi per la diffusione di impianti eolici".

Sgarbi fa gli auguri a Fioramonti

Vittorio Sgarbi da tempo ha un'opinione critica nei confronti delle pale eoliche.

Nel pensiero ribadito in Parlamento investire in quel settore avrebbe unicamente due conseguenze, entrambe negative: "La distruzione del paesaggio e la mafia". "Voi- ha sottolineato - investite 50 miliardi per darli alla mafia: quello è il vero patto tra la mafia e lo Stato". L'attacco ed i toni si sono fatti via via più duri: "Non passa per la testa di qeusto governo, che non sa chi è dante, né cosa è la bellezza, né cosa è il paesaggio".

Rivolgendosi poi al dimissionario Ministro è sembrato quasi manifestargli solidarietà: "Auguri Fioramonti, si dimetta e non faccia avere il suo voto a questo governo di sterco". Il modo di esprimersi, a quel punto, è stato oggetto di un richiamo da parte del Presidente della Camera Roberto Fico. Per l'ennesima volta, perciò, Vittorio Sgarbi manifesta tutta la sua disapprovazione per quello che è il governo giallorosso, attaccato a più riprese dal critico d'arte. Resta da capire se, adesso, arriverà qualche tipo di replica e se e quando Fioramonti si dimetterà.