Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro della Salute Roberto Speranza dovrebbero essere indagati per aver sottovalutato il pericolo rappresentato dal coronavirus. La richiesta alla Procura di Roma arriva da Paolo Becchi, il docente universitario genovese ex M5S.
Becchi, in un pezzo scritto a quattro mani per il quotidiano Libero con Giuseppe Palma, invoca innanzitutto le dimissioni di Speranza, volontarie o attraverso una mozione di sfiducia parlamentare, per essersi dimostrato superficiale nella gestione dell'emergenza. Poi, non pago, si rivolge direttamente ai magistrati romani, invitati caldamente ad aprire un fascicolo sui due membri del governo a causa della loro "negligenza" che, nel caso del Coronavirus, configurerebbe un reato.
L'editoriale di Paolo Becchi sul coronavirus: 'Speranza deve dimettersi'
Il titolo scelto dal quotidiano fondato da Vittorio Feltri per il pezzo firmato da Becchi e Palma non cita la richiesta di indagare il Premier Conte e il Ministro Speranza, ma si focalizza sulle dimissioni che dovrebbero essere date spontaneamente dal titolare del Ministero della Salute.
Becchi ricorda come, il 21 gennaio scorso, un comunicato emesso dal Ministero da lui presieduto, indicasse come ancora "moderata" la possibilità che il coronavirus potesse propagarsi in Italia. La decisione di bloccare i voli da e per la Cina arrivò poi solo dopo quasi due settimane. Troppo tardi, visto che, fa notare l'ex M5S, "i buoi erano già scappati dalla stalla".
'Coronavirus si diffonde per colpa della negligenza del governo'
Paolo Becchi ricorda anche che il periodo di incubazione del coronavirus è proprio di due settimane, quindi in quei giorni potrebbe essere "accaduto di tutto". Il suo mirino si sposta poi su Giuseppe Conte il quale, ai primi di febbraio, parlava ancora di "situazione sotto controllo".
Suo dovere, invece, sarebbe stato quello di emanare un decreto legge per imporre la quarantena obbligatoria a chiunque avesse fatto ritorno dalla Cina. Ma Conte e Speranza, ne deduce Becchi, avrebbero "tentennato".
Poi, venerdì 21 febbraio, il coronavirus inizia a diffondersi in Lombardia e Veneto. E la colpa, ovviamente, sarebbe anche del "colpevole ritardo del Ministro" e della "negligenza del governo", con Conte che ribadiva ancora come tutto fosse "sotto controllo".
Becchi alla Procura di Roma: 'Apra un fascicolo su Conte e Speranza'
Stante così la situazione, Paolo Becchi si permette di consigliare alle opposizioni parlamentari di presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Speranza, anche se sarebbe augurabile che le sue dimissioni arrivassero "spontaneamente". Per quanto riguarda l'aspetto giuridico della vicenda coronavirus, il docente genovese lancia un appello alla Procura di Roma affinché apra un "fascicolo" nei confronti di Conte e Speranza, poiché la loro "negligenza nel valutare il pericolo" potrebbe configurare l'ipotesi di un "reato colposo contro la salute pubblica".
Visto che si è deciso di processare Matteo Salvini per il caso Gregoretti, dove non è morto nessuno, conclude Becchi, sarebbe opportuno "verificare se sussistono delitti colposi contro la salute pubblica".