La notizia della diffusione del coronavirus anche in Italia, con decine di casi registrati tra la Lombardia e il Veneto, oltre a provocare una giustificata apprensione nella popolazione, ha dato il via ad una serie interminabile di commenti politici. I rappresentanti del governo, con il testa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro della Salute Roberto Speranza, cercano di lanciare messaggi rassicuranti, dicendosi disposti ad adottare qualsiasi misura restrittiva pur di ridurre il rischio contagio. Dall’altra parte, è soprattutto la Lega di Matteo Salvini a scatenarsi.

Nelle ultime ore il leader leghista ha pubblicato diversi post sui suoi profili social in cui accusa a vario titolo l’esecutivo di non aver raccolto per tempo l’allarme lanciato anche da medici come Roberto Burioni, il quale da oltre un mese aveva invocato la quarantena obbligatoria per chi torna dall’Oriente. Ancora più duro del suo capitano si dimostra il deputato Claudio Borghi il quale, citando il caso Gregoretti per il quale Salvini andrà a processo, chiede ai magistrati di arrestare Conte e Speranza per il reato di epidemia.

Coronavirus, l’offensiva della Lega contro il governo

Come appena accennato, le notizie preoccupanti sul Coronavirus che arrivano dalla Lombardia, soprattutto dalla provincia di Lodi, e dal Veneto, se non hanno ancora scatenato il panico tra la popolazione lo hanno fatto tra i politici.

A puntare il dito contro i presunti errori commessi dal governo Conte non poteva che essere la Lega. Il più infuriato di tutti si dimostra Matteo Salvini che sui suoi canali social fa sapere che bisogna “controllare, controllare, controllare. Porti, aeroporti e confini”. E poi minaccia il governo:Se qualcuno per ignoranza, per paura o per scelta Politica non ha fatto e non fa tutto quello che può, ne risponderà davanti agli Italiani.

Con la Salute non si scherza”.

I post di Matteo Salvini contro l’esecutivo giallorosso

Ma la furia dialettica di Matteo Salvini non si placa certo con un solo Tweet. In un altro messaggio, infatti, il leader della Lega rivolge una “preghiera per la prima vittima italiana del coronavirus”, un pensionato veneto. In precedenza se l’era invece presa con il Ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, riproponendo uno spezzone di una recente intervista in cui l’esponente del Pd negava la necessità di chiudere i porti allo scopo di controllare la diffusione dell’epidemia.

Una “follia” secondo Salvini, il quale ne ha anche per Conte. “Quarantena volontaria per chi torna dalla Cina? Ma stiamo scherzando? La salute della nostra gente viene prima di tutto, siamo stufi di un governo che non decide niente”, attacca il capitano leghista chiedendo la quarantena obbligatoria e le dimissioni del Premier.

Conte e Speranza responsabili della diffusione del coronavirus secondo Borghi

Se Matteo Salvini non usa mezzi termini per condannare le presunte carenze mostrate dal governo nell’emergenza coronavirus, ancora più duro di lui si dimostra Claudio Borghi.

Il deputato della Lega, non certo nuovo a provocazioni e polemiche, cinguetta su Twitter: “E se adesso qualche PM vuol arrestare Speranza o Conte per epidemia (pena prevista: ergastolo)? Chissà se si rendono conto di cosa hanno fatto con il consentire il processo sulla Gregoretti”. Secondo Borghi, dunque, se il suo leader andrà a processo per sequestro di persona per il caso Gregoretti, anche il Presidente del Consiglio e il Ministro della Salute dovrebbero essere messi alla sbarra con l’accusa di aver provocato una pericolosissima “epidemia”.