Vittorio Sgarbi, da ospite de L'aria che tira, ha fornito la propria opinione relativamente al caso Gregoretti. Il Senato ha, infatti, votato a favore dell'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per aver impedito a 131 migranti di sbarcare come da prassi. Il deputato ha avuto parole molto dure nei confronti del premier Giuseppe Conte e di tutta la sua squadra che, ai tempi della maggioranza Lega - M5S, governava con l'attuale leader del Carroccio. Ha sottolineato come nessuno ai tempi avesse impedito all'allora Ministro dell'Interno di agire in un certo modo e ha puntato il dito sul fatto che, al momento del voto, nessuno dell'esecutivo fosse presente in aula.
Sgarbi mette Conte sotto accusa
Vittorio Sgarbi, sollecitato nel fare un resoconto della giornata del 12 febbraio in Parlamento, ha sottolineato l'importanza del fatto che la Commissione Cultura ha nominato Ciccuto nuovo presidente della Biennale. Tuttavia, non ha mancato di esprimersi su quanto accadeva in altri ambiti. "Il Senato - ha detto - dava la prova che il governo non esiste". Il riferimento va naturalmente ai fatti della Gregoretti dove, secondo il deputato, si sarebbe agito a livello politico come se la responsabilità di un atto come quello potesse essere solo di Salvini.
"E' evidente - ha detto - che non essendo stato contraddetto da Conte, va giudicato parimenti il premier con quelli del governo.
Nessuno ha sconfessato Salvini primi di entrare nella logica di un governo con il Partito Democratico. Erano complici".
Parole che, perciò, si inseriscono nel solco di quanti ritengono che se il comportamento di Salvini va valutato in sede processuale, lo stesso destino dovrebbe essere riservato al premier ed al governo.
Parole dure di Sgarbi verso Conte
La considerazione fatta da Vittorio Sgarbi lo porta ad una conclusione: "Prova che Conte è un vigliacco". Quello che, inoltre, sembra averlo infastidito è stata l'assenza dei membri dall'esecutivo dagli scranni che appartengono loro in Parlamento durante il voto sulla Gregoretti.
"Il fatto che - ha sottolineato - non ci fosse nessuno è la prova che non abbiamo un governo di persone civili che si presentino di fronte ad un fatto che riguarda un governo di cui era presidente Conte, non mia nonna".
Vittorio Sgarbi ritiene addirittura che la scelta di non presenziare darebbe modo di offrire giudizi trancianti nei confronti di chi oggi compone l'esecutivo che regge il Paese. "E' una vergogna, dovrebbe - ha tuonato - cadere un governo così fatto con gente che non ha il coraggio di rispondere di quello che ha fatto".
Per l'ennesima volta traspare una scarsa stima da parte di Vittorio Sgarbi nei confronti del Presidente Conte.