In tempi di emergenza Coronavirus, sputare addosso ad un'altra persona "equivale a sparare". È questa l'opinione espressa dal direttore generale dell'ospedale Cotugno di Napoli, Maurizio Di Mauro. L'episodio increscioso che ha innescato la durissima reazione del dirigente sanitario è quello dell'aggressione subita da un medico ed un infermiere, la notte scorsa, da parte di un uomo che ha persino sputato loro addosso.
Il "paziente" era in fila per effettuare il tampone, dato che presentava alcuni sintomi riconducibili al coronavirus. Ma la lunga attesa gli ha fatto perdere la testa, portandolo ad abbandonarsi ad una reazione che ha fatto subito il giro dei social.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha invocato senza mezzi termini "carcere e lavori forzati" per l'autore di questo gesto esecrabile.
Napoli: uomo in fila per tampone su coronavirus aggredisce i medici
Il gravissimo episodio accaduto all'ospedale Cotugno di Napoli nella notte tra martedì 10 e mercoledì 11 marzo è stato immediatamente ripreso da tutti i maggiori organi di stampa nazionali. La notizia che un uomo, in attesa di effettuare il tampone per il coronavirus, ha sputato addosso ad un medico ed un infermiere ha infatti scosso l'opinione pubblica.
Secondo la versione che circola "ufficialmente", una dottoressa ed un infermiere sarebbero stati aggrediti fisicamente da un uomo, innervositosi probabilmente per la lunga attesa.
"Normale amministrazione" a Napoli, se si pensa alla recente distruzione di un pronto soccorso dopo la morte di Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni rimasto ucciso durante il tentativo di rapina di un Rolex a un carabiniere.
La reazione del direttore generale del Cotugno: 'Sputare addosso equivale a sparare'
Ma ciò che differenzia l'episodio del Cotugno di Napoli da tutti gli altri è che, stavolta, l'aggressore ha anche sputato addosso ai due operatori sanitari accorsi per cercare di calmarlo.
Ora i due sono stati costretti all'isolamento, mentre il direttore generale dell'ospedale, come già accennato, ha manifestato tutta la sua indignazione. "Ho perso un medico e un infermiere validissimi che adesso devono state in isolamento - ha dichiarato Maurizio Di Mauro - sputare addosso a una persona quando si hanno, in un momento come questo, sintomatologie e febbre, equivale a sparare".
Matteo Salvini invoca carcere e lavori forzati
Inevitabili, a quel punto, anche le reazioni politiche. Il primo a farsi sentire è stato Matteo Salvini. Il leader della Lega ha pubblicato un post sui suoi canali social in cui ha condiviso l'articolo del quotidiano partenopeo Fanpage che riportava l'accaduto. Ma Salvini, ovviamente, non si è limitato a questo. "Carcere e lavori forzati", ha scritto in maniera perentoria il capitano del Carroccio, scatenando decine di migliaia di reazioni di rabbia e sdegno contro l'autore del gesto, quasi tutte irripetibili.