Questa martedì 10 marzo Nicola Porro nella sua 'Zuppa' è tornato ad esprimersi sull'attualità, ma in una condizione diversa da quella consueta. Il giornalista, infatti, è stato trovato positivo al Coronavirus e tiene fede al suo impegno nonostante si trovi di fatto confinato in casa al secondo giorno di quarantena.
Parlando ai suoi follower, Porro ha rivelato di non stare così male, aggiungendo poi una serie di perplessità riguardo al mondo in cui il governo presieduto da Giuseppe Conte sta affrontando l'emergenza virale. In particolare non è sembrato gradire il fatto che l'Esecutivo avrebbe cambiato troppe volte posizione e anche che nessuno starebbe considerando le conseguenze dell'aver scelto di chiudere tutta l'Italia.
Porro tranquillizza i suoi follower sulle sue condizioni
C'è quasi un sorriso ad accompagnare l'avvio della 'Zuppa di Porro'. Il giornalista, infatti, esordisce con un colpo di tosse, ma ci tiene a sottolineare che, al momento, le sue condizioni non sono così preoccupanti: "Non sto così male, anzi stamattina è migliorata'.
Poi Nicola Porro è passato ad analizzare a suo modo la situazione venutasi a creare nel Paese. Oggetto della sua critica è il fatto che troppe volte il governo avrebbe aggiornato le sue disposizioni. L'ultimo è stato il decreto del 9 marzo firmato da Giuseppe Conte attraverso cui, di fatto, si è arrivato all'estensione di restrizioni per tutta l'Italia. A ciò vanno aggiunti, andando a ritroso, tutti i provvedimenti che si sono alternati nel tempo e le "fughe di notizie" che li hanno anticipati, arrivando a destare polemiche e fughe come quelle avvenute di notte attraverso le stazioni ferroviarie lombarde verso il Sud nella serata di sabato 7 marzo.
Porro pensa alle conseguenze della chiusura dell'Italia
"Questo comportamento, che sia giusto o ingiusto, pensate - ha chiesto Porro ai suoi follower - sia stata un'operazione lineare?". Il ragionamento diventa il presupposto per offrire anche un giudizio tranciante sull'esecutivo in generale. "Questo governo - ha detto - non c'ha niente di lineare".
Nicola Porro contesta il fatto in tanti abbiano approvato l'estensione della zona rossa sui giornali, senza badare alle conseguenze che questo dovrebbe comportare. Il giornalista sottolinea, inoltre, come questa dovrebbe essere una riflessione a lunga gittata che dovrebbe accompagnare chi ha scelto che ciò sia accaduto. "La Politica - ha evidenziato Porro - dovrebbe assumersi delle responsabilità e capire cosa vorrà dire, tra alcuni mesi, aver chiuso l'Italia". Infine, da parte del conduttore di Quarta Repubblica, arrivano critiche anche verso l'opinione dei media: "Nessuno - ha tuonato - che alzi il ditino e dica di porci un piccolo dubbio".