Arriva l'App italiana per tracciare i contagi da Covid-19, si chiama Immuni e presto, dopo una fase di sperimentazione, sarà disponibile. Il Commissario straordinario per l'emergenza sanitaria Domenico Arcuri ha firmato l’ordinanza che consente la conclusione del contratto con la società Bending Spoons Spa, che si è impegnata a cedere gratuitamente la licenza d'uso del software. Inoltre, l'azienda milanese ha affermato che si occuperà anche dei successivi aggiornamenti che dovessero essere necessari nei prossimi mesi.
Questa nuova iniziativa, servirà per aiutare a gestire al meglio, la delicata Fase 2 della ripresa del Paese.
Non è obbligatoria, ma scaricabile solo in modo volontario. Nonostante ciò, Arcuri si augura che ci sia un'adesione massiccia da parte di tutti i cittadini. L'App Immuni si compone di due parti: la prima è il tracciamento mediante la tecnologia Bluetooth, mentre la seconda è una sorta di diario clinico del singolo utente.
Le due funzioni principali dell'App Immuni
Per quanto riguarda la prima funzione, tramite Bluetooth si potrà rilevare la vicinanza tra due telefoni entro un metro. In questo modo, si potranno ripercorrere tutti gli incontri di una persona risultata positiva al coronavirus e rintracciare e isolare i potenziali contagiati. Invece, la seconda funzione è un diario clinico contenente il genere, l'età, le malattie pregresse del singolo soggetto e l'eventuale assunzione di farmaci.
Inoltre, il diario dovrà essere aggiornato quotidianamente se si dovessero presentare sintomi o se ci fosse qualche cambiamento dello stato di salute.
Le App secondo l'Unione Europea devono utilizzare un ID per mantenere l'anonimato
L'applicazione è stata prescelta, tra le oltre 300 proposte arrivate durante il processo di selezione e ha tutti i requisiti richiesti dall'Europa.
Infatti da parte europea si è raccomandato di trovare soluzioni, in cui l'utilizzo dei dati personali delle persone, sia ridotto al minimo. Inoltre, la commissione europea ha anche affermato che il bluetooth dovrà stimare con precisione la vicinanza tra due soggetti (circa un metro), perché solo così sarà veramente efficace il suo utilizzo.
Infatti, in questo modo, si verrà avvertiti, nel caso in cui si fosse venuti a contatto con un soggetto positivo al Coronavirus. Allo stesso tempo, l'Europa ha detto che non è necessario avere i dati sulla posizione delle persone, in quanto non è assolutamente utile tracciare ogni singolo movimento, ai fini della prevenzione del contagio. Infine, per mantenere l'anonimato, le app dovranno utilizzare un codice d'identificazione utente (un ID), che sarà anonimo e temporaneo e permetterà di stabilire un contatto con gli altri utenti nelle immediate vicinanze.