Tensione nell’aula del Senato durante il dibattito sul voto di fiducia al decreto Cura Italia. Le opposizioni dichiarano di non voler votare il provvedimento del Governo che stanzia 25 miliardi di euro per far fronte ad un’emergenza economica senza precedenti. E così, l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte decide di apporvi la fiducia allo scopo di contingentare i tempi. Ma la discussione a Palazzo Madama è stata comunque accesa. Da segnalare lo scontro tra Ignazio La Russa di Fd’I e Vincenzo Presutto del M5S, con il primo che ha accusato il secondo di essere un “untore” perché non indossava una mascherina a norma.

Ma l’intervento più discusso è stato probabilmente quello del senatore della Lega Alberto Bagnai che ha puntato il dito contro quelli che ha bollato come “unionisti” del Governo, colpevoli a suo dire di sottostare senza protestare ai diktat provenienti da Bruxelles.

Dibattito sul Cura Italia, l’intervento di Alberto Bagnai

“Ci è stato detto che un periodo emergenziale non può essere utilizzato anche per interventi strutturali”, dichiara Alberto Bagnai in apertura del suo intervento in Senato sul Cura Italia. Il responsabile economico della Lega critica le misure del Governo ricordando la bocciatura dell’opzione ‘anno bianco fiscale’ per partite Iva e piccole e medie imprese, mentre a giugno si richiede loro il pagamento delle tasse nonostante l’emergenza.

Bagnai attacca poi tutti i Governi che hanno preceduto quello Conte. Da Monti a Gentiloni, passando per Letta e Renzi, i quali “eseguirono pedissequamente” gli ordini di Bruxelles e furono autori di riforme del mercato del lavoro e della spesa pensionistica con la scusa dell’urgenza provocata dall’impennata dello spread. Stessa logica che ora dovrebbe giustificare interventi strutturali che “vi vanno bene solo se penalizzano i cittadini”, aggiunge rivolto a quelli che definisce “unionisti”.

Bagnai sul Cura Italia: ‘Agli unionisti scandalizza proposta Lega su sovranità monetaria’

“Certo che siete strani voi unionisti - attacca ancora a testa bassa Bagnai durante il dibattito sul Cura Italia - l’Europa si farà nelle crisi, dite, ma quando arriva una crisi l’Italia lasciamola com’è, col suo fisco vessatorio e la sua burocrazia.

Dovete essere sempre più realisti del re voi unionisti. Quando non potete distruggere il Paese che amate, almeno vi sforzate di non ricostruirlo, certo che siete veramente strani. Che poi, a ben vedere - prosegue nel suo atto di accusa - la crisi dello spread e quella attuale non sono confrontabili, perché lo spread, che ci è stato presentato come un atto ineluttabile della natura, altro non è che il risultato di una decisione Politica, quello di impedire ai Governi nazionali di finanziarsi presso la propria banca centrale. Al progetto unionista scandalizza la proposta della Lega di finanziare interventi con emissione di moneta da parte della Banca centrale, cioè salvare gli Stati lasciandogli esercitare una loro prerogativa storica: la sovranità monetaria”.

Per il senatore della Lega ‘un altro mondo è possibile’

“Però un altro mondo è possibile - dichiara speranzoso Alberto Bagnai mentre boccia il Cura Italia - da oggi nel Regno Unito è di nuovo possibile ciò che non lo è in Italia: il Governo di Sua Maestà ha deciso di finanziarsi con moneta. Ma noi tranquilli, immobili, come un semaforo. Lasciamo che gli imprenditori si indebitino anche per pagare le tasse, così i nostri amici a Bruxelles ci accoglieranno con un sorriso (ironizza ndr). Io non dico Marx ma neanche Alberto Sordi vi ha insegnato nulla. Cosa vi vieta oggi di amare l’Italia. I cittadini italiani ne hanno le tasche piene di questo strabismo ai loro danni, voi lo sapete e navigate a vista negando loro di esprimersi col voto. Io fiducia in voi non ne ho. Non la meritate per la vostra subalternità culturale”, conclude.