Il durissimo botta e risposta tra Nino Di Matteo e Alfonso Bonafede, avvenuto in diretta Tv domenica 3 maggio durante Non è l'Arena, si sta portando dietro infiniti strascichi polemici. A far sussultare il mondo della Politica, ma anche quello mediatico, è stata l'accusa rivolta dal pm antimafia al Ministro della Giustizia di aver cambiato idea sulla sua nomina al Dap, dopo aver ascoltato delle intercettazioni in cui alcuni capimafia si lamentavano proprio di Di Matteo. Addebiti ai quali Bonafede ha subito risposto in maniera sdegnata, smentendo seccamente la versione del magistrato.
Anche il conduttore del talk show di La7, Massimo Giletti, è stato accusato da più parti di aver teso una sorta di trappola al Ministro, facendolo passare come uno che ha paura della mafia. Nella diatriba si inserisce anche Marco Travaglio che giudica la trasmissione condotta dal collega un "frittomisto fatto apposta per non far capire nulla" e punta il dito contro la presunta ipocrisia del centrodestra.
Giorgia Meloni difende Giletti e Di Matteo: 'Bonafede dimettiti'
A far storcere il naso a Travaglio, oltre al trattamento riservato a Bonafede da Giletti durante la diretta di Non è l'Arena, è stata anche la reazione dei leader del centrodestra. "Attacchi e insulti a Massimo Giletti dopo la trasmissione Non è l'Arena - cinguetta sul suo profilo Twitter Giorgia Meloni - il tutto per aver semplicemente svolto con professionalità il suo lavoro da conduttore e giornalista.
Forza Massimo, gli insulti e gli attacchi gratuiti non ti fermeranno", conclude con un incitamento la leader di FdI la quale, insieme al suo partito, invoca le dimissioni del Guardasigilli pentastellato a causa delle "ombre" sul suo comportamento.
Attacchi e insulti a Massimo #Giletti dopo la trasmissione #NonelArena di ieri sera, il tutto per aver semplicemente svolto con professionalità il suo lavoro da conduttore e giornalista.
Forza Massimo, gli insulti e gli attacchi gratuiti non ti fermeranno. pic.twitter.com/H5lNgH3fJJ
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) May 4, 2020
Matteo Salvini: 'Accuse di Di Matteo a Bonafede sono gravissime'
Se la Meloni ci va giù pesante, anche Matteo Salvini non vuole essere da meno nella difesa di Di Matteo, ma soprattutto nell'attacco a Bonafede.
In un primo post pubblicato sui suoi canali social, il leader della Lega offre "tutto il suo sostegno" a Massimo Giletti, considerato "uomo e giornalista libero". Poi, l'affondo contro il Ministro: "Scarcerazione boss mafiosi. Le accuse del magistrato Nino Di Matteo al Ministro della Giustizia sono gravissime. Uno dei due mente.
Servono chiarimenti a brevissimo".
⚠️SCARCERAZIONE BOSS MAFIOSI ⚠️
Le accuse del magistrato Nino Di Matteo al ministro della Giustizia sono gravissime. Uno dei due mente.
Servono chiarimenti A BREVISSIMO. (1/2) pic.twitter.com/j9E5xGfmg2
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 4, 2020
Travaglio scende in campo in difesa del pm e contro Giletti
Insomma, i vertici del centrodestra dimostrano di non avere dubbi nello schierarsi dalla parte di Di Matteo e contro Bonafede. Una circostanza che non piace affatto a Marco Travaglio il quale, nel suo editoriale del 5 maggio, scrive: "Tutto potevamo immaginare, nella vita, fuorché di vedere il centrodestra schierato come falange macedone in difesa di Nino Di Matteo, il magistrato più vilipeso e osteggiato (soprattutto dal centrodestra, ma non solo) degli ultimi vent'anni".
Travaglio punta il dito contro gli ospiti di Non è l'Arena come Claudio Martelli, il Capitano Ultimo e Flavio Briatore, da sempre critici nei confronti del pm siciliano, ma ora tutti schierati dalla sua parte al solo scopo di mettere in difficoltà Bonafede. E che dire della trasmissione di Giletti? "Un frittomisto di urla belluine miste a notizie vere, verosimili e farlocche fatto apposta per non far capire nulla".