Carlo Nordio critica duramente Luca Palamara. L’ex procuratore aggiunto di Venezia ha rilasciato una lunga intervista al direttore del quotidiano Libero, Pietro Senaldi, in cui esprime il suo parere negativo sul caso delle intercettazioni telefoniche che ha per protagonista l’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara.

Nordio non ha dubbi sul fatto che le parole pronunciate contro Matteo Salvini siano "agghiaccianti". Il magistrato si scaglia anche contro il sistema delle correnti e teme che questo scandalo possa gettare ombre oscure su 30 anni di processi contro la politica, a partire quindi dall’inchiesta Mani Pulite e da quelle su Silvio Berlusconi.

Pietro Senaldi intervista Carlo Nordio

L’intervista di Pietro Senaldi a Carlo Nordio si apre subito parlando dello scandalo delle intercettazioni con protagonista Luca Palamara. Per l’ex magistrato si tratterebbe di una situazione conosciuta da tempo da tutti, ma mai messa in discussione da nessuno, il fatto che il Consiglio superiore della magistratura (Csm) sia formato in base al gioco delle correnti che la fanno da padrone all'interno dell'Associazione Nazionale dei Magistrati.

Insomma, anche le "pietre" all'interno della magistratura sarebbero state a conoscenza della pratica spartitoria in piedi da decenni, chiosa Nordio.

Nordio stupito dalle parole di Palamara su Salvini

Carlo Nordio, dunque, non si dice certo stupito dai giochi tra correnti in magistratura, ma dal fatto che si sarebbe assistito per la prima volta ad un “giudizio di merito di un magistrato sulla colpevolezza di un indagato”.

Il riferimento è al processo per sequestro di persona a cui dovrà essere sottoposto Matteo Salvini.

“Quanto Palamara dice su Salvini è agghiacciante, e vulnera in futuro la credibilità di ogni processo nei confronti di un politico”, sentenzia Nordio.

‘Perdita totale di fiducia nella Giustizia’

Insomma, prosegue l'ex magistrato di Venezia, la prima e più importante conseguenza di queste intercettazioni telefoniche sarà la “perdita totale di fiducia nella Giustizia” da parte dei cittadini italiani.

Carlo Nordio considera gravissimo il fatto che Palamara abbia discusso del processo a Salvini prima con il pm Auriemma, consigliandogli di attaccarlo anche se ritenuto innocente, e poi persino con Luigi Patronaggio, “il pm del procedimento contro Salvini”, assicurandogli tutta la sua “solidarietà”. Per non parlare dell’intervento del vicepresidente del Csm Giovanni Legnini del Pd. Insomma, conclude Nordio, “il caso Palamara getta un’ombra sugli ultimi 30 anni di processi alla politica”.