Un prestito ricevuto da Il Fatto Quotidiano torna ad essere oggetto di attenzione da parte di Nicola Porro. Stavolta il giornalista, nella sua tradizionale Zuppa, ha replicato a un editoriale pubblicato da Marco Travaglio. Il direttore de Il Fatto ha voluto fare chiarezza in risposta a quanti sospettano sulla facilità con cui il giornale ha ottenuto un aiuto.
Travaglio spiega la sua versione dei fatti
La narrazione dei fatti proposta da Marco Travaglio sottolinea come la scelta di ricevere un prestito sia stata prudenziale e non figlia di difficoltà economiche.
In piena emergenza coronavirus, in particolare, segnala come il presidente e amministratore delegato della Società Editoriale Il Fatto Spa Cinzia Monteverdi abbia scelto di muoversi per tutelarsi da eventuali ritardi dovuti al Covid. L'obiettivo, secondo quanto riporta Travaglio, era mettere al sicuro il quotidiano dal punto di vista imprenditoriale "con un finanziamento - scrive - da 2,5 milioni da una banca privata e per una legge del '96". Tra l'altro il giornalista si leva qualche sassolino dalla scarpa citando redazioni come quelle de Il Giornale, Libero e Riformista che avrebbero scritto che "prendono soldi dallo Stato, anzi dal regime - scrive - grazie ai buoni uffici di Conte in persona".
Porro risponde a Travaglio che non funziona come dice lui
Tra i primi a segnalare la vicenda in cui il Fatto Quotidiano aveva ricevuto un prestito garantito in buona parte dallo Stato c'era Nicola Porro. Proprio il giornalista ha scelto di commentare l'editoriale di Marco Travaglio rispondendo alle considerazioni fatte dal direttore.
Lo ha fatto nel corso della sua consueta Zuppa e con un certo sarcasmo. "Il Fatto - ironizza Nicola Porro - è fantastico, oggi Travaglio piagnucola sui 2,5 milioni di euro". Il conduttore di Quarta Repubblica manifesta totale disapprovazione secondo cui la legge del '96 citata dal collega garantisca copertura statale per eventuali crediti alle realtà imprenditoriali.
E, rivolgendosi a Marco Travaglio, lo dice a suo modo: "Toc toc, prenditi un'azienda normale. Non è che tutti quanti i finanziamenti per investimenti sono garantiti dallo Stato. Sarebbe molto bello, ma non è così".
Nicola Porro, tra l'altro, non manca di sottolineare nel corso del suo intervento che, a suo dire, Il Fatto Quotidiano stesse registrando perdite per 1,5 milioni. Versione dei fatti che cozza con quella del direttore del giornale, secondo cui il prestito sarebbe, invece, arrivato solo a titolo precauzionale in ragione dell'emergenza Covid.