Dall’ultimo sondaggio svolto dall’istituto Piepoli si evince che la sorpresa di questa estate è l'Italexit. Il partito fondato dall’ex pentastellato Gianluigi Paragone, a distanza di poche settimane dalla sua nascita, riesce a raccogliere il 4 per cento dei consensi. Una crescita importante, soprattutto se paragonata ai risultati ottenuti da altri soggetti politici nati da poco come Italia Viva di Matteo Renzi oppure Azione! di Carlo Calenda.

I risultati di Italexit

Il partito politico, stando a una rilevazione condotta da Termometropolitico.it nelle giornate dell’otto e nove di luglio, aveva già ottenuto un risultato importante.

Infatti, Italexit era passato nel giro di sette giorni dallo 0,7 per cento al 2 per cento, ed era risultato essere il partito che aveva guadagnato il maggior numero di voti in quella settimana. La crescita di questo nuovo soggetto politico, viene confermata dal sondaggio elaborato dall’istituto Piepoli.

La nascita di Italexit

Come anticipato, Italexit è il partito fondato da Gianluigi Paragone. Il giornalista e conduttore televisivo è diventato Senatore della Repubblica per il Movimento Cinque Stelle in occasione delle Elezioni politiche del 2018. Viene però espulso dallo stesso movimento nel gennaio del 2020, avendo votato contro la legge di bilancio decisa dalla maggioranza. Dopo il suo allontanamento, continua la sua avventura politica come indipendente, fino all’annuncio dello scorso mese di giugno della fondazione di Italexit, un partito che nelle intenzioni di Paragone, dovrebbe portare l’Italia fuori dall’Euro e dall’Europa.

Le intenzioni di voto al 4 di agosto

Per quanto concerne le intenzioni di voto che l’istituto Piepoli ha raccolto al 4 agosto, la Lega si conferma essere il primo partito, con tre punti percentuali di vantaggio rispetto al Partito Democratico che si piazza al secondo posto.

Il carroccio ottiene un consenso del 24 per cento, in calo di uno 0,5, mentre i dem si fermano al 21 per cento, senza nessuna variazione rispetto alla settimana precedente.

Resta stabile anche il Movimento Cinque Stelle, con i pentastellati che raccolgono un consenso del 18 per cento e ora sono tallonati da Fratelli D’Italia. Il partito di Giorgia Meloni cresce di uno 0,5 e oggi è al 16 per cento. Restando sempre nei partiti di centrodestra, resta stabile Forza Italia, con il partito fondato da Silvio Berlusconi che conferma il suo 6 per cento.

Passando ai partiti minori, restano, almeno per il momento, sotto la soglia di sbarramento del 3 per cento sia Italia Viva di Matteo Renzi che Azione! di Carlo Calenda, entrambi i partiti si fermano a un consenso elettorale del 2,5 per cento.