Matteo Bassetti torna a parlare di Coronavirus. Lo fa da ospite della trasmissione di Rai 1 Domenica In. L'infettivologo del San Martino di Genova si è espresso con i consueti toni che invitano a mettere da parte l'allarmismo ed affrontare il problema con un approccio privo di isteria. Nel corso della trasmissione il medico ha tradito una certa emozione nel momento in cui è stato chiamato a rispondere su che tipo di Natale si aspetta a livello personale. In quel momento, infatti, ha ricordato il grave lutto che lo ha colpito, alla luce del fatto che pochi giorni fa ha perso la madre.
Bassetti spiega la supremazia del Covid
"Chi è sul campo, non aspetta altro". Con queste parole Matteo Bassetti ha esposto il suo punto di vista rispetto al fatto che non veda l'ora sia disponibile il vaccino. Pensiero che, di fatto, va in controtendenza con quanti alimentano dubbi e segnalano la necessità che siano diffusi dati significativi sulle sperimentazioni. "La componente medico scientifica - ha proseguito l'infettivologo - deve essere unita e stigmatizzare chi ha fatto affermazioni infelici".
Parole che arrivano in una fase dove l'accelerazione del contagio non è più sensibile. La crescita è rallentata e presto anche gli ospedali ne trarranno beneficio secondo il direttore delle Malattie Infettive del San Martino di Genova.
"Credo - ha rivelato - che le misure abbiano prodotto effetti, sui ricoveri lo vedremo in 2-4 settimane". Bassetti prevede l'allentamento per il mese di dicembre. La novità è che questa seconda ondata di coronavirus, ad oggi, sia distribuita in tutto il Paese e non circoscritta come a marzo ad aprile ad alcune regioni del Nord.
In Italia si stiamo mediamente 2000 decessi al giorno, che già prima erano legati a problemi respiratori. Di coronavirus muoiono mediamente 6-700 persone ogni ventiquattro ore.
La novità segnalata da Bassetti è che adesso tutti questi paiono essere legati alla Covid. "In Italia muoiono ogni giorno circa 2000 persone e abbiamo una quota che muore di problemi respiratori.
Il coronavirus sta dando grandi problemi, ma in qualche modo si è preso la parte che prima era di altre infezioni. Non vediamo i virus influenzali, non vediamo gli altri agenti a di polmonite: per esempio lo pneumococco, per esempio la legionella. Il coronavirus sta dando grandi problemi ma è un po' come se si fosse preso una parte di altri batteri o microorganismi che causavano molti casi e ahimè molti morti".
Dalle parole di Bassetti emerge quasi una supremazia della Covid rispetto ad altri agenti infettanti che causavano decessi in passato.
Domenica In, le lacrime di Bassetti in diretta
Matteo Bassetti viene spesso chiamato in televisione per esprimere le sue opinioni scientifiche. Mara Venier, però, lo invita nel corso della sua trasmissione a chiedergli che tipo di feste avrà dal punto di vista personale.
Anche alla luce del fatto che, in questi giorni, impazza il dibattito rispetto a quelle che saranno le norme anti-contagio per il mese di dicembre. "Sarà - ha ammesso Bassetti - un Natale senza la mamma, l'ho persa una settimana fa. Sarà un Natale pregando per lei". Il professore si interrompe, parte un applauso e dice rivolgendosi alla conduttrice: "Grazie, mi ha fatto commuovere". La replica della madrina di Domenica In si rivela molto empatica "Il cuore ce l'abbiamo tutti. Lei con tutte le vecchiette che cura, sa quante mamme ha".
"Mamma e papà - ha chiosato l'infettivologo - sono lassù che ci guardano e mi aiuteranno ad andare avanti come hanno fatto per tutta la vita".