Zona gialla o arancione (a seconda dei territori) fino al 23, zona rossa fino dalla Vigilia di Natale al giorno dell'Epifania, con l'eccezione del 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio (arancione). Gli italiani hanno ormai imparato la calendarizzazione della variazione cromatica d'Italia in base al decreto disposto per il Natale. L'obiettivo è scongiurare la diffusione del contagio che potrebbe essere favorito dalle occasioni di convivialità. E sarà una stretta che qualcuno ha già paragonato al lockdown primaverile, considerata la zona rossa decretata per i giorni di festa.

Tuttavia, le regole dicono che non sarà così.

Decreto Legge per Natale 2020: ci si può muovere con tante motivazioni

Intanto dal 21 al 23 (24 escluso) l'unico vero divieto sarà quello dei movimenti interregionali, a patto che questi non siano motivati da situazioni di lavoro, salute, necessità o rientro presso il proprio domicilio e residenza. Dal 24 scatta la linea dura. Non si può uscire dalla propria abitazione, a meno che non si abbia la possibilità di spostarsi per motivi validi.

Partendo dal presupposto che, data la situazione, più che le regole, dovrebbe prevalere il buonsenso collettivo per tenere sotto controllo la diffusione del virus, esistono tante situazioni che possono generare la facoltà di muoversi al di fuori della propria abitazione.

Si parte, innanzi tutto, dalla nota regola messa in campo per evitare l'isolamento durante la festività. Due persone (non contando ragazzi under 14 o persone non autosufficienti) possono recarsi verso un'altra abitazione, una volta al giorno. Questo non era ovviamente possibile durante il lockdown primaverile.

Spostamenti a Natale: diverse ragioni per muoversi

Durante quella fase in cui venne messa in campo una vera serrata totale erano, ad esempio, chiusi barbieri e parrucchieri. Anche nei giorni di zona rossa, invece, potranno restare aperti. E se, in genere sono chiusi nei giorni di Natale e Santo Stefano, potranno restare aperti in giorni di grande affluenza come il la Vigilia di Natale e San Silvestro.

Occorre comunque precisare che dovranno continuare ad operare mantenendo le regole degli appuntamenti fissati in anticipo e le regole anti-contagio durante la loro attività sul cliente. Di certo c'è che i cittadini nell'autocertificazione potranno documentare di avere un appuntamento nel momento in cui si sposteranno per recarsi in loco o presentare uno scontrino se il controllo dovesse avvenire successivamente.

I centri estetici, invece, potranno aprire solo quando il Paese sarà in zona arancione (28-29-30 dicembre e 4 gennaio). In quel caso ci sarà libertà di movimento entro i comuni e non necessità di autocertificazione. Per quei quattro giorni e per chi chi vive in comuni con meno di 5000 abitanti, c'è la possibilità di muoversi nel raggio 30 chilometri, a patto di non recarsi nel capoluogo di provincia.

Durante il lockdown primaverile vennero sospese tutte le funzioni religiose. Con le dovute regole, invece, continueranno a tenersi nel periodo natalizio e pertanto con autocertificazione si potrà andare presso il proprio luogo di culto. Resta, ovviamente, la facoltà di di raggiungere negozi di alimentari, farmacia, parafarmacie, tabaccai, edicole. Ci sono anche dei negozi aperti, ma restano ovviamente chiusi quelli che si occupano di merci non essenziali come quelli di abbigliamento. Questi ultimi, però, potranno aprire così come quelli di calzature e gioielli nei giorni di zona arancione. L'orario di apertura resterà esteso fino alle 21.

Autocertificazione per spostarsi: si possono indicare diversi motivi

Sempre con riferimento alla zona rossa (ma anche in quella arancione) sono chiuse le attività di ristorazione (pub, pasticcerie, gelaterie, ristoranti, pizzerie). Decade la possibilità di operare in loco prevista per la zona gialla, dove si poteva consumare al tavolo dalle 5 alle 18. Restano, però, attivi con l'asporto e i cittadini potranno recarsi per il take-away, qualora scelgano di non avvalersi della consegna a domicilio o se il servizio non è disponibile per l'esercizio commerciale scelto. Non sarà permesso, ovviamente, consumare quanto acquistato nei pressi dell'esercizio commerciale, altrimenti si rischia di essere sanzionati.

Consentita l'attività motoria nei pressi di casa, così come l'attività sportiva individuale entro i confini del comune. Vale, invece, sempre il coprifuoco dalle 22 alle 5 (fino alle 7 a Capodanno).

Chi non rispetta le norme rischia sanzioni che possono andare da 400 a 1000 euro. È possibile ridurre la portata dell'ammenda pagando entro cinque giorni da quando viene comminata. Eventuali ricorsi devono essere inoltrati al Prefetto.