Il ministro per Affari Regionali Francesco Boccia, ai microfoni di SkyTg24, ha parlato dell'ipotesi di un allentamento delle restrizioni per i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Le parole proferite dall'esponente dell'esecutivo hanno contribuito ad alimentare l'idea che all'interno del governo ci sia un'anima rigorista molto forte. In particolare, parlando per sé e per il ministro della Salute Roberto Speranza, ha spiegato come ci sia la massima contrarietà all'ipotesi che si possa, in qualche modo, allentare la restrizione che, per i citati giorni di festa, prevede l'obbligo di non uscire dai comuni in tutto il territorio nazionale.

Un'idea messa in rilievo sottolineando come, al momento, ci sarebbero già regole idonee a garantire gli spostamenti ove sia necessario.

Spostamenti a Natale, Boccia manifesta contrarietà ad allentamento restrizioni

L'Italia, ormai destinata a diventare tutta gialla prima di Natale, per i giorni del 25 e 26 dicembre, nonché 1 gennaio, si trasformerebbe in una grande zona arancione. Il livello di rischio in cui si può circolare entro i confini comunali. Secondo Boccia, i territori che sono stati interessati da misure di questo tipo, non hanno mai fatto registrare cori protesta. "Non abbiamo mai ricevuto - ha spiegato Francesco Boccia - una sola lamentela e non perché la gente non si sia accorta di tutto questo, ma perché le regole consentono il passaggio nei comuni limitrofi".

Il riferimento va probabilmente , al fatto, che il Dpcm consente di muoversi se a giustificare lo spostamento può essere, ad esempio, la necessità di assistere congiunti che ne hanno necessità. Riguardo alle norme Boccia ha aggiunto: "Consentono agli anziani di non restare soli".

"Noi - ha proseguito il ministro - manteniamo un rigore massimo".

Tuttavia, ha sottolineato la disponibilità a un intervento che spieghi meglio le regole esistenti. "Se è necessario chiarire con un chiarimento vero e proprio o una norma d'interpretazione che nei piccoli comuni confinanti è necessario autorizzare il passaggio, che oggi per molti casi è possibile, non abbiamo nulla in contrario".

Spostamenti, la questione potrebbe approdare in Parlamento

Boccia, però, ha manifestato totale contrarietà all'ipotesi che possa essere messo in atto un allentamento determinato dalla necessità di allargare le maglie dei divieti in nome del Natale. Un concetto che va ad abbracciare l'idea che si possano andare a passare le prossime festività in nome di una tradizione che prevede incontri tra congiunti, scambio di auguri e grandi occasioni di convivialità.

Non a caso, successivamente, è arrivata una puntualizzazione poco fraintendibile: "Se, invece, si vuole far prevalere le ragioni della festa, dell'assembramento, dell'incontro tra tanti parenti noi siamo contrari e non lo consentiremo".

La questione legata allo spostamento tra comuni nei giorni di festa potrebbe arrivare anche in Aula.

"Il Parlamento - ha ammesso Boccia - è sempre sovrano. Chi dovesse votare a favore di una norma che allenta i vincoli, dovrà poi risponderne davanti agli italiani. Noi vogliamo continuare ad essere molto rigorosi, perché questo garantisce la protezione della vita e la difesa della salute".

"Il mio parere - ha aggiunto - è contrario, quello di Speranza anche. Chi vorrà allentare tutto ci metterà la faccia e dovrà risponderne davanti alle famiglie italiane che soffrono ed hanno bisogno di un governo forte e rigoroso. Che non sia però solo, ma che sia accompagnato da tutte le forze politiche".