Joe Biden è il nuovo Presidente degli Stati Uniti D'America e a giurare con lui, per l'inizio di una nuova era per il Paese, è la neo vicepresidente Kamala Harris, prima donna afroamericana a presiedere il ruolo. Il giuramento ha ospitato diverse figure politiche che hanno fatto la storia dell'America: immancabile, la presenza del 44° Presidente degli USA Barack Obama insieme alla moglie Michelle; a onorare l'insediamento di Biden, anche George W. Bush e Bill Clinton.

'La democrazia ha prevalso'

La cerimonia di insediamento di Biden è avvenuta in una maniera singolare, a causa delle restrizioni legate sia alla vicenda che ha visto protagonista Capitol Hill e sia in merito all'emergenza pandemica, non permettendo così alla folla di fare da pubblico.

Le prime parole pronunciate da Biden richiamano il valore fondamentale che queste elezioni hanno avuto per il Paese, a seguito delle vicende disastrose che sono avvenute e che hanno profondamente toccato il cuore democratico degli americani e i valori su cui si poggia la bandiera statunitense. All'interno del suo primo discorso, Biden ha voluto sottolineare e ricordare quanto sia importante che gli Stati Uniti D'America tornino a risplendere sotto la luce dell'uguaglianza e dell'unione: non sono dunque più ammissibili atti di "supremazia bianca e terrorismo dall'interno".

La potenza del cambiamento è avvertita anche dalla vittoria della vicepresidente Kamala Harris: insieme al marito Doug Emhoff ha sceso i gradini del Campidoglio e ha tenuto il suo giuramento.

Per farlo, ha deciso di scegliere due Bibbie: una è appartenente a un'importante amica di famiglia, Regina Shelton, e la seconda è stata scelta in merito all'importanza che tale figura, ovvero Thurgood Marshall, rappresenta: un'immagine iconica dei diritti civili, con il ruolo di primo giudice afroamericano.

Biden dà il via ai primi provvedimenti: si inizia dall'obbligo di indossare la mascherina

Quali sono gli obiettivi di interesse del neo eletto? Il primo giorno di Biden Presidente si è già articolato in un pomeriggio ricco di provvedimenti lavorativi che hanno dato ufficialmente il via al suo operato politico: vista l'emergenza pandemica, il primo provvedimento ha riguardato l'obbligo di indossare la mascherina.

Procedendo, Biden ha indotto un altro importante ordine esecutivo e cioè il ritorno del Paese tra gli accordi di Parigi in merito alle tematiche legate al cambiamento climatico e il rientro all'interno dell''Organizzazione mondiale della sanità. Un'altra importante impronta che Biden lascia, sempre a proposito della salvaguardia ambientale - si riferisce all'azione di bloccare la costruzione dell'oleodotto Keystone XL. Sulla tematica dell'immigrazione invece Biden ha deciso di contrastare le leggi imposte da Trump, attraverso il presidio di ben due provvedimenti: annullate le restrizioni all'entrata che penalizzavano soprattutto i cittadini provenienti da nazioni islamiche e riprendere l'iniziativa di Barack Obama a proposito della difesa degli immigrati clandestini che arrivavano da bambini negli Stati Uniti, denominati Dreamers.

Ha anche bloccato la costruzione del muro con il Messico. Dal punto di vista economico, si posticipa la scadenza sugli sfratti e sul pagamento degli interessi per i prestiti universitari.

La musica come linea di speranza: tre cantanti come simbolo delle diverse anime del Paese

Durante l'Inauguration Day erano anche presenti tre artisti americani che si sono immedesimati nelle differenti anime della popolazione americana. La prima a salire è stata Lady Gaga che ha cantato l'inno americano: visibilmente commossa ed emozionata, è da sempre promotrice dei valori democratici. E ancora: Jennifer Lopez si è esibita con un medley "America the beautiful" e "This Land is your land" e ha inoltre evocato l'urlo spagnolo per omaggiare le diversità sociali e le storie sull'immigrazione.

Presente anche Garth Brooks, cantante country e repubblicano: mentre cantava "Amazing Grace" si è tolto il cappello e ha chiesto all'assemblea di cantare insieme a lui l'ultima strofa della canzone.

Le tre diverse voci hanno voluto così rappresentare le differenze culturali ed etniche unendo in tal modo "l'America, le persone, la nazione" pronta a intraprendere un nuovo percorso politico basato sulla libertà, la giustizia e l'uguaglianza.