Coprifuoco a Washington. La manifestazione di migliaia di persone in favore del presidente uscente Donald Trump è infatti degenerata. Gruppi di facinorosi si sono introdotti all’interno del Campidoglio proprio mentre era in corso la seduta in cui il Congresso avrebbe dovuto ratificare formalmente la vittoria del Democratico Joe Biden, presidente eletto dopo la vittoria nelle elezioni di novembre. L’intento dei supporter di Trump è proprio quello di bloccare questo riconoscimento, da loro giudicato frutto di brogli nelle urne. Colpi di arma da fuoco si sono uditi all’interno del Campidoglio e le prime notizie parlano di una manifestante trumpiana ferita a morte.

Il commento "italiano" più urticante lo fa Vittorio Sgarbi che si augura manifestazioni simili anche nel nostro Paese.

Washington: i manifestanti pro-Trump occupano il Campidoglio

Anche se il sindaco di Washington ha decretato l’entrata in vigore del coprifuoco delle ore 6 del pomeriggio del 6 gennaio (la mezzanotte italiana), migliaia di persone continuano a confluire verso la capitale degli Stati Uniti d’America. Il loro scopo è quello di circondare il palazzo del Campidoglio, nonostante i numerosi inviti delle autorità a sciogliere la manifestazione. Il primo a parlare pubblicamente è stato proprio il presidente eletto Joe Biden che, condannando l’inedito episodio di violenza nella storia del suo Paese.

Ha invitato Donald Trump a fare altrettanto. La replica dell’inquilino uscente della Casa Bianca è giunta pochi minuti dopo. In un breve video, Trump ha sì invitato i suoi sostenitori a tornare pacificamente a casa e a rispettare le forze dell’ordine. Ma, allo stesso tempo, ha ribadito la sua tesi che le elezioni gli sarebbero state "rubate" dai Democratici

Il provocatorio commento di Sgarbi sui fatti di Washington

In questa situazione drammatica per la democrazia americana, con Washington praticamente sotto assedio, sono molteplici gli interventi di politici e commentatori italiani.

A destare particolare scalpore sono le parole pronunciate da Vittorio Sgarbi durante Stasera Italia. “Le manifestazioni sono lecite - dichiara il parlamentare rispondendo ad una domanda di Barbara Palombelli - ricorderò che il 14 ottobre del 1980, 40mila persone scesero in piazza a Torino per avere un lavoro. È quello che mi auguro capiti in Italia - questa la sua intemerata che rischia di far discutere - contro un governo che viola sistematicamente l’articolo 1 della Costituzione.

Poi io sono stato in parlamento quando nel 1993 un gruppo di facinorosi lo assaltarono e costrinsero noi parlamentari a stare ristretti. Poi - prosegue Sgarbi - ricorderò il decreto Biondi e il decreto Conso che furono bocciati non nel parlamento, ma da manifestazioni di piazza guidate dagli uomini di mani pulite come Di Pietro e Davigo. Per cui in quel momento evidentemente noi abbiamo ritenuto che la democrazia potesse essere messa in discussione”, conclude.