Il Senato della Repubblica, in data 23 settembre ha approvato con 177 voti favorevoli e 24 contrari, la nuova riforma del Processo Penale, voluta dalla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia che non ha nascosto la sua soddisfazione per aver raggiunto un risultato al centro di grandi polemiche e contrasti, ma in linea, secondo quanto riferisce l'ex Presidente della Corte Costituzionale, con le pressioni dettate dagli impegni assunti in Europa.

Come cambia il processo penale: regole e tempi

Al termine della seduta di discussione in Senato, che ha visto la riforma Cartabia, divenire legge, le reazioni dal mondo giudiziario, fra le tante, quella del Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, hanno palesato tutte le perplessità e la delusione del caso, riguardo la spinosa questione della improcedibilità, che secondo il magistrato, non rappresenterebbe una velocizzazione, bensì una sorta di ghigliottina per il secondo grado d'Appello e poi per la Cassazione, almeno per la metà dei processi.

Infatti, il processo che si protrarrà oltre i 2 anni (3 per reati particolarmente gravi) nel secondo grado di giudizio, ossia l'Appello, e 1 anno o 18 mesi in Cassazione, si estinguerà.

Tuttavia, il testo della riforma prevede delle imprescindibili deroghe per taluni tipi di reati la cui gravità e pericolo sono massimi. Tra questi: i reati mafiosi, di matrice terroristica, le violenze a sfondo sessuale. Esentati dal coinvolgimento di queste norme ad hoc, invece, i reati di carattere patrimoniale come la bancarotta fraudolenta, quelli contro la pubblica amministrazione quali la corruzione. La disposizione sarà in vigore per tutti reati commessi in data successiva al 1 gennaio 2020. La situazione tesa per la possibilità concreta di vedere scomparire processi assai delicati per una eccessiva compressione temporale, ha necessariamente dovuto produrre una proroga dei termini da 3 anni a 4 per il giudizio di Appello e 2 per quello di Cassazione.

Riguardo le possibili pene alternative al carcere, la riforma Cartabia, contempla una semplificazione per quei reati che prevedano una pena massima di 6 anni. Viene estesa anche la sospensione del procedimento con affidamento in prova dell'imputato, le cui condotte criminose, si attaglino a percorsi di riabilitazione e rieducazione civica e sociale.

Il giudice stesso potrà disporre misura della semilibertà o della detenzione domiciliare, in maniera autonoma rispetto ad un provvedimento firmato da un magistrato di sorveglianza, così come concedere anche lo svolgimento di lavori socialmente utili, o comminare pene pecuniarie, in sostituzione di pene detentive massime di 4 anni.

Si allarga il ventaglio di ipotesi a cui ricondurre l'applicabilità di cause di non punibilità. Permane la inappellabilità della sentenza di proscioglimento per reati puniti con sola pena pecuniaria ed altre ancora. L'azione penale resta obbligatoria, con nuovi criteri di priorità generale che indicherà il Parlamento di anno in anno attraverso l'adozione di una legge. Spetterà poi ai Procuratori della Repubblica scegliere i progetti di carattere organizzativo volti a metterli in pratica. Per ciò che attiene alle indagini, qualora si manifesti inattività del pubblico ministero sull'approfondimento di un fascicolo che stazioni a lungo sulla sua scrivania, sarà compito del Gip, intervenire per sollecitare il pm ad agire e decidere.

I pubblici ministeri avranno l'obbligo di richiedere l'archiviazione ed i giudici delle indagini preliminari di accordarla, se il quadro indiziario o probatorio a carico dell'imputato non si configuri come una ragionevole previsione di condanna. Massiccio aumento , infine, per l'organico complessivo di magistrati e personale di cancelleria. Marta Cartabia, ha firmato un provvedimento ministeriale per l'assunzione di 238 magistrati ordinari, con tirocinio concluso alle spalle, ed un piano di nuovi ingressi nell' ufficio del processo. Si tratterà di neolaureati che dovranno supportare il lavoro del magistrato, conducendo ricerche specifiche, con contratti della durata di due anni. Sperando che di tenti al più presto di colmare anche la carenza di toghe e personale amministrativo in tutti gli uffici giudiziari.