Dopo giorni di divergenze politiche, lo scorso 17 maggio in Spagna è arrivato il nulla osta per un disegno di legge che prevede il congedo mestruale retribuito. È un passo importante quello che si è raggiunto in Spagna, che è il primo paese in Europa ad aver adottato un provvedimento simile. “Stiamo promulgando una legge che aiuterà le donne a vivere meglio”, ha dichiarato la Ministra spagnola delle Pari Opportunità, Irene Montero.
Agevolazioni previste dal disegno di legge
La normativa prevede la possibilità di far ricorso a un congedo retribuito: lo possono chiedere tutte quelle donne che soffrono di mestruazioni dolorose e invadenti.
Il congedo viene riconosciuto solo dopo aver presentato un certificato medico. Inizialmente il disegno di legge prevedeva tre giorni di permesso estendibili a cinque, ma la proposta approvato non prevede un massimo di giorni, il congedo sarà applicato fin quando sarà necessario.
Si è espresso a riguardo la Segretaria di Stato per la Parità di genere, Angela Rodriguez: “se qualcuno ha una malattia con sintomi simili è concessa un’invalidità temporanea, lo stesso dovrebbe vale per il ciclo mestruale”.
Il disegno di legge prevede altre decisioni storiche: le ragazze che hanno compito il sedicesimo anno di età potranno ricorrere all’aborto senza dover necessariamente chiedere il consenso dei genitori, la pillola del giorno dopo sarà disponibile gratuitamente nei centri per la Salute sessuale e riproduttiva e l'educazione sessuale verrà resa obbligatoria in tutte le scuole.
Inoltre viene garantito il congedo prenatale retribuito a partire dalla 36esima settimana di gravidanza, ma è stato eliminato dal testo il taglio dell'IVA sugli assorbenti, che invece era presente nelle prime bozze circolate.
E in Italia?
Il congedo mestruale retribuito esiste da tempo in alcuni paesi come Giappone, Cina e Taiwan.
Nonostante ciò l’Italia è ancora ferma e non ha preso una posizione a riguardo. L’unico passo in avanti che è stato fatto quando si parla di mestruazioni risale allo scorso 19 ottobre, quando tra i provvedimenti della Legge di Bilancio è stata approvata la riduzione la “tampon tax” dal 22% che era al 10%. Soltanto nel 2016 è arrivato in Parlamento un disegno di legge volto a concedere il congedo mestruale retribuito, ma la proposta è naufragata immediatamente.
Protocolli ad hoc contro l’aborto forzato
Il ddl approvato in Spagna ha lo scopo di introdurre, oltre al congedo mestruale retribuito, un protocollo specifico contro l'aborto forzato, la contraccezione e la sterilizzazione, con un occhio di riguardo nei confronti delle donne disabili. La legge sull’aborto consente di accedervi entro la 14^ settimana, ed entro la 21^ settimana se la gravidanza comporta un grave rischio per la madre o una grave malformazione del feto. La legge consentirà inoltre a chi abbia raggiunto il 16° anno di età di accedere liberamente all’aborto senza dover chiedere il consenso dei genitori.