Il progetto per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, rilanciato con forza dal ministro Matteo Salvini, continua a generare un acceso dibattito che divide il Paese. L'opera, pensata per unire due sponde storicamente separate, si scontra con un diffuso scetticismo da parte della popolazione italiana, rivelando una frattura non tanto geografica, quanto squisitamente politica. A vedere i dati del sondaggio infatti la maggioranza degli intervistati non è favorevole a questo progetto. Non è un dibattito nuovo quello sul Ponte: già durante i governi Berlusconi il tema fu oggetto di aspre critiche da parte delle opposizioni e alla fine venne accantonato.
Il consenso al Ponte sullo Stretto
Secondo un'analisi effettuata da Demos, il consenso verso la "grande opera" è tutt'altro che maggioritario: solo il 28% degli italiani, meno di un italiano su tre, si dichiara favorevole alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Questo dato non supera la soglia del 50% in nessuna area del Paese, sebbene si noti una leggera tendenza all'aumento nelle regioni del Sud, quelle che oggettivamente sono più direttamente interessate e coinvolte.
Nelle regioni del Nord e del Centro Nord il grado di approvazione oscilla invece tra il 24 e il 28%, percentuale che sale nelle regioni del centro Sud con il 35%, mentre nel Sud e nelle isole è al 31%.
La divisione più profonda e significativa però si manifesta lungo le linee degli schieramenti politici, piuttosto che quelle geografiche.
Il progetto, infatti, trova il suo principale sostegno nella base elettorale dei partiti di governo, Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia.
La mappa del consenso politico
Il consenso verso il Ponte sullo Stretto raggiunge il suo picco tra i simpatizzanti della Lega, dove oltre i due terzi si esprimono in modo favorevole. Un risultato che appare in effetti prevedibile, data la spinta propulsiva del suo leader Matteo Salvini, che ricopre anche l'incarico di Ministro dei Trasporti e che sta investendo grandi energie su questo progetto.
Anche gli elettori di Fratelli d'Italia e Forza Italia comunque mostrano un'ampia condivisione del progetto, a testimonianza di compattezza di vedute all'interno della maggioranza.
Un sostegno non marginale arriva poi anche dall'ex Terzo Polo, in particolare dagli elettori di Italia Viva, forza politica dell'ex premier Matteo Renzi.
Sul versante opposto invece lo scenario è decisamente diverso. Il parere è decisamente negativo. Il consenso crolla drasticamente tra i sostenitori di Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e, in modo più marcato, all'interno del Partito Democratico. Il Ponte, quindi, si configura come un vero e proprio spartiacque che definisce le diverse posizioni politiche, evidenziando l'evoluzione della Lega di Salvini da partito territoriale del Nord a forza politica nazionale, pur con tutte le sue contraddizioni.