All'indomani della vittoria elettorale, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è entrato nella fase della composizione della sua squadra di governo. La formazione della Giunta è un complesso esercizio di equilibrio politico: come ha sottolineato Giani, il peso delle preferenze "peserà", ma non sarà l'unico ago della bilancia.
Il governatore ha chiarito che l'obiettivo è "fare una squadra che lavori con le persone giuste al punto giusto". Pertanto, oltre alle preferenze personali, "peseranno anche tanti altri fattori: il merito, la competenza" e "non necessariamente della Giunta faranno parte solo eletti".
Sarà inoltre importante tenere conto della territorialità dei vari assessori.
PD, il nodo dei più votati e la nuova maggioranza
Il Partito Democratico si conferma la forza trainante, pur riducendo il gruppo consiliare da 22 a 15 consiglieri per effetto dell'allargamento della maggioranza. I posti in Giunta sono limitati (massimo otto assessori più il presidente), e l'esigenza di bilanciare correnti interne e i vincoli esterni impone scelte difficili.
Le figure che hanno ottenuto il maggiore consenso popolare non sono automaticamente destinate a un assessorato. Molti consiglieri "super votati" potrebbero essere destinati a ruoli di prestigio in Consiglio, come la presidenza o la guida dei gruppi, lasciando spazio in Giunta anche a figure tecniche o specializzate in un determinato ambito.
Giani ha enfatizzato che "è indubbio che questa volta avrò da dover rappresentare più forze politiche". La nuova assemblea toscana conterà 24 consiglieri di maggioranza, distribuiti tra PD (15), la lista Eugenio Giani Presidente - Casa Riformista (4 consiglieri con un "brillante risultato" dell'8,86%), AVS e M5s rispettivamente con 3 e 2 consiglieri.
Parità di genere e "geografia" politica
Un elemento imprescindibile è la regola sulla parità di genere, che impone una presenza femminile significativa in Giunta.
Inoltre, Giani dovrà tenere conto della geografia. L'esigenza di dare voce a province diverse dalla sola Firenze è sentita per evitare una Giunta eccessivamente "fiorentino-centrica", ci sarà quindi l'inclusione di assessori espressione dei vari territori anche più periferici.
Circolano già diversi nomi di esponenti delle quattro liste di maggioranza (Partito Democratico, AVS, M5S e Casa riformista) sia di consiglieri eletti che di tecnici esterni, che potrebbero essere chiamati a ricoprire deleghe specifiche. Le deleghe più pesanti (sanità, bilancio, infrastrutture) saranno le più contese e richiederanno figure di comprovata esperienza.