L'intervento di Andrea Scanzi nella puntata di "È sempre Cartabianca" del 7 ottobre 2025 è stato incentrato principalmente sul tema della Flotilla e sulla mobilitazione italiana per la crisi di Gaza. L'intervento di Scanzi, opinionista e giornalista de Il Fatto Quotidiano, si è concentrato sulla situazione politica e sociale legata alla crisi in Medio Oriente. Duro botta e risposta con il direttore del Giornale Alessandro Sallusti.
L'intervento di Scanzi
La puntata del 7 ottobre di È sempre Cartabianca era dedicata a diversi argomenti di stretta attualità, tra cui il dramma di Gaza.
Scanzi ha portato il suo consueto punto di vista critico e polarizzante sulla mobilitazione popolare in Italia a sostegno della Flotilla e della causa palestinese.
L'intervento è diventato piuttosto acceso ed è stato caratterizzato da uno scontro verbale molto forte con il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti. L'opinione di Scanzi si è concentrata sui temi della politica e della mobilitazione sociale, in particolare sulla crisi di Gaza e sul ritorno degli attivisti della Global Sumud Flotilla.
Scanzi ha espresso la sua posizione, sostenendo che la mobilitazione intorno alla Flotilla e alla situazione a Gaza avesse "risvegliato un Paese anestetizzato". E poi il giornalista ha aggiunto: "La Flotilla ha indotto milioni di italiani a scioperare non per i loro interessi ma per persone lontanissime che mai conosceranno.
Questo è un risultato enorme, clamoroso".
Lo scontro con Alessandro Sallusti
Nel suo intervento Scanzi sottolinea che il piano di pace è un piano di tregua casomai. Poi attacca l'altro ospite Alessandro Sallusti: "Sallusti continua a parlare di guerra, io parlo di aggressione, parlo di genocidio", lo incalza il giornalista del Fatto. "Le guerre ci sono quando ci sono due eserciti e non quando una parte viene sterminata dall'altra".
Sallusti prova ad incalzare il giornalista del Fatto Quotidiano chiedendo se allora l'attacco del 7 ottobre 2023 sia stato compiuto dai civili palestinesi, interrompendo e parlando sopra. Scanzi si innervosisce ed è costretto a fermarsi. "Sallusti, ti fermo subito, abbi pazienza.
Ora stai zitto e parlo chiaro? Parlo io. Quando hai finito se vuoi fare un danno agli spettatori, riparli. Ora finisco io, poi forse parli tu.". Poi domanda in modo provocatorio: "Posso parlare altri due minuti con la tua autorizzazione e la tua benevolenza?" E Sallusti risponde per le rime: "Sei patetico".
L'attacco a Meloni
Secondo Scanzi la cosa positiva del piano di Trump su Gaza è che si può arrivare ad una tregua anche se sa più di ultimatum: se non viene accettata la fine del popolo palestinese si avvicinerebbe sempre più. "L'altra cosa che può succedere è uno scambio di ostaggi, sarebbe un risultato trionfale, magari facciamo tornare uno degli undicimila ostaggi carcerati nelle carceri israeliane".
E poi sulle critiche di Meloni alle manifestazioni dello scorso venerdì con la dichiarazione sul weekend lungo Scanzi ha risposto. "Meloni ha preso una cantonata, c'è stata una fiumana di persone, lei ha insultato praticamente tutti. Fa ridere che abbia concesso il volo di stato ad Almasri". Infine sottolinea poi che nelle piazze dello scorso weekend ci fossero anche tanti cittadini simpatizzanti di destra che un tempo l'hanno votata, delusi però dalla posizione del governo su Israele.